Niente commissariamento per i commissari

Niente commissariamento per i commissari

21 Febbraio 2019 0 Di Alessandro Magliulo

Vincenzo De Luca, presidente della Giunta regionale della Campania, incassa il “doppio aiutino” dall’attuale maggioranza di Governo e potrà così dormire sonni più tranquilli.

Vincenzo De Luca

Pierpaolo Silieri

Luca Coletto

La sanità come l’amore e la guerra, nel senso che tutto è lecito. Così può accadere che dopo gli annunci roboanti di commissariamento dei commissari e, quindi, delle sanità regionali ree di malagestione, adesso si profila il commissariamento a pezzi, a tranci. In questa direzione vanno le dichiarazioni del presidente della commissione sanità del senato, Pierpaolo Sileri e del sottosegretario alla salute Luca Coletto. E la cosa non può che far piacere se nell’attuale maggioranza di Governo – che proprio in sanità non ha dato prova di grande linearità – maturi il convincimento che i commissariamenti ad oltranza delle sanità regionali “claudicanti” non risultano particolarmente produttive.

In un lancio di agenzia dell’Ansa, infatti, Sileri ha dichiarato: “Le cose devono cambiare. Non ha senso commissariare l’intero settore Sanità di una Regione quando vi sono strutture che vanno male e altre che invece funzionano benissimo. Lo dico da chirurgo, il commissariamento deve essere chirurgico, ossia riferito alle cose che non vanno bene e non deve essere generico”.

“Serve il dialogo – ha completato il presidente della Commissione sanità del senato – un accordo su qualità e meritocrazia. Le cose non si cambiano facendo nuove nomine. Con le Regioni si possono trovare soluzioni diverse e condivise. I problemi possono essere affrontati nell’ambito dei rapporti Stato-Regioni”. Più chiaro di così.
Converge sulle stesse posizioni anche il sottosegretario alla salute Coletto: “Il nuovo Patto della salute deve essere anche un’occasione per rivedere le modalità di affiancamento alle Regioni ancora in Piano di rientro, aprendo a commissariamenti mirati alla soluzione di singole criticità, quando le condizioni lo consentono. Per fare questo dobbiamo partire da una verifica straordinaria, che individui le disfunzioni persistenti sulle quali intervenire e soltanto dopo questa verifica saremo in grado di stabilire l’intensità del commissariamento di cui la regione necessita”.