Nocera Inferiore, all’Umberto I solo ricoveri in barella
15 Gennaio 2023Ricoveri in barella all’ospedale “Umberto I” di Nocera Inferiore, in provincia di Salerno. A denunciarlo il coordinatore Area Centro Nord e il coordinatore dei Giovani per la Cisl Fp di Salerno, Andrea Pastore e Federico Ferrara.
“Non è la prima volta che il presidio ospedaliero nocerino si trova a fronteggiare una situazione di questo tipo ma questa volta i reparti interessati sono troppi e sarebbero quelli di Neurologia, Medicina, Chirurgia ed Urologia e Pronto soccorso. Con collocazione dei pazienti nei corridoi in assenza di fonti di ossigeno e di fonti di energia per utilizzo di elettromedicali e, da stanotte, è stato interessato anche il reparto di Nefrologia e Gastroenterologia per cui un utente è stato ricoverato e collocato nel corridoio collegato ad una bombola di ossigeno. Tale pratica lede ogni forma di diritto fondamentale dell’ammalato per non parlare del mancato rispetto delle normative in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro nonché della normativa anti incendio” – incalzano i dirigenti sindacali cislini.
“È noto come queste condizioni di promiscuità e di aumento di carico di lavoro possano indurre gli operatori sanitari ad errori di varia natura che oltre a mettere in pericolo la salute del paziente, li espongono a notevole responsabilità di carattere giuridico per colpa grave. Siamo consapevoli degli sforzi quotidiani della Direzione sanitaria del presidio ma chiediamo un urgente intervento sulla particolare situazione determinatasi da parte della Direzione strategica aziendale ipotizzando anche di ripristinare le attività ordinarie ante Covid ovvero il vecchio modello organizzativo del presidio ospedaliero di Scafati, struttura integrata in una visione dipartimentale complessiva nel Dipartimento Emergenza Accettazione (DEA) di Nocera-Scafati- Pagani” – aggiunge il segretario provinciale della CISL FP di Salerno Alfonso Della Porta – atteso che i ricoveri in barella sono illegittimi e che l’emergenza pandemica è terminata.
“Ci auguriamo che nel breve periodo la Asl avvii il confronto sulla nuova programmazione aziendale poiché è urgente ridisegnare le attività integrandole in una nuova riorganizzazione della rete territoriale e di quella dell’emergenza urgenza” – conclude.
“Non è la prima volta che il presidio ospedaliero nocerino si trova a fronteggiare una situazione di questo tipo ma questa volta i reparti interessati sono troppi e sarebbero quelli di Neurologia, Medicina, Chirurgia ed Urologia e Pronto soccorso. Con collocazione dei pazienti nei corridoi in assenza di fonti di ossigeno e di fonti di energia per utilizzo di elettromedicali e, da stanotte, è stato interessato anche il reparto di Nefrologia e Gastroenterologia per cui un utente è stato ricoverato e collocato nel corridoio collegato ad una bombola di ossigeno. Tale pratica lede ogni forma di diritto fondamentale dell’ammalato per non parlare del mancato rispetto delle normative in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro nonché della normativa anti incendio” – incalzano i dirigenti sindacali cislini.
“È noto come queste condizioni di promiscuità e di aumento di carico di lavoro possano indurre gli operatori sanitari ad errori di varia natura che oltre a mettere in pericolo la salute del paziente, li espongono a notevole responsabilità di carattere giuridico per colpa grave. Siamo consapevoli degli sforzi quotidiani della Direzione sanitaria del presidio ma chiediamo un urgente intervento sulla particolare situazione determinatasi da parte della Direzione strategica aziendale ipotizzando anche di ripristinare le attività ordinarie ante Covid ovvero il vecchio modello organizzativo del presidio ospedaliero di Scafati, struttura integrata in una visione dipartimentale complessiva nel Dipartimento Emergenza Accettazione (DEA) di Nocera-Scafati- Pagani” – aggiunge il segretario provinciale della CISL FP di Salerno Alfonso Della Porta – atteso che i ricoveri in barella sono illegittimi e che l’emergenza pandemica è terminata.
“Ci auguriamo che nel breve periodo la Asl avvii il confronto sulla nuova programmazione aziendale poiché è urgente ridisegnare le attività integrandole in una nuova riorganizzazione della rete territoriale e di quella dell’emergenza urgenza” – conclude.