Non c’è pace fra i … Colli
24 Maggio 2020Un regno diviso in se stesso è destinato a cadere. La cardiochirurgia del Monaldi vive da anni una “conflittualità” fra reparti che non è più tollerabile. Ma De Luca lo sa?
Sull’ennesimo grave episodio l’Associazione dei trapiantati prende posizione. Facendo seguito agli atti di protesta ed intemperanza, avvenuti il 22 maggio scorso presso l’Ospedale Monaldi, da parte del Comitato dei Genitori dei trapiantati adolescenti – si legge nella nota – l’Acti Campania prende le distanze da quel “modus operandi”, oltretutto lo spiacevole episodio è frutto di un piccolo gruppo di trapiantati adolescenti ed uno sparuto gruppo di trapiantati adulti.
Acti Campania, che afferisce al Centro Trapianti di Cuore dell’Ospedale Monaldi, rappresenta la quasi totalità (vi aderiscono in 450) dei trapiantati adulti che hanno subito l’intervento nel centro diretto dal dottor Ciro Maiello che, seppur nelle difficoltà di carenza di organico più volte denunciate e sollecitate alle Direzioni Generali e Sanitarie, anche in periodo Covid19, non ha fatto mancare l’assistenza e regolari follow up periodici.
Pertanto, gli associati Acti non riescono a comprendere la protesta del sopracitato Comitato che evidentemente riguarda solo il reparto adolescenti.
Sembrerebbe che tale protesta si sia sviluppata a seguito della approvazione della deliberazione del Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli n.414 del 21 maggio 2020, che determina finalmente un riordino ed una definizione puntuale delle attività, delle funzioni e dei ruoli di tutta l’attività trapiantologica nell’Ospedale Monaldi.
Altresì si precisa che, in linea con Acti Nazionale, l’Associazione ha sempre avuto un atteggiamento di confronto e mai di scontro con le Istituzioni che si sono alternate alla guida dell’Azienda Ospedaliera dei Colli (di cui fa parte l’Ospedale Monaldi).
Non è comprensibile, infine, il motivo per cui il dottor Maiello, pur rimanendo responsabile del percorso Trapianti Adulti, sia stato rimosso dall’incarico di Responsabile del Centro Trapianti di Cuore Campania.
Come redazione giriamo il quesito a chi di dovere, manager e governatore in primis.