Non dimentichiamo le vittime dell’amianto
30 Aprile 2021Piergiorgio Benvenuti, Presidente Nazionale del movimento ecologista Ecoitaliasolidale: “Chiediamo alle Regioni di rispettare gli impegni e ai Comuni di liberare le scuole dall’amianto”.
Anche quest’anno il 28 aprile si è celebrata la Giornata mondiale dedicata alle vittime dell’amianto. I numeri delle vittime di questo killer invisibile sono ancora altissimi. Si stimano almeno 125 milioni di lavoratori esposti, e 100mila i morti (stime OMS) di cui 6milan in Italia. Nonostante queste cifre, l’amianto è ancora prodotto in Cina, Brasile, Kazakistan e Russia e ne vengono utilizzati più di due milioni. In Italia è bandito dal 1992 ma anche da noi i materiali contenenti amianto sono 40 milioni di tonnellate per un totale di 58 milioni di mq di coperture in cemento-amianto. I siti interessati sarebbero 86.000 di cui 7.669 bonificati e 1.778 parzialmente bonificati. L’Osservatore Nazionale Amianto (O.N.A.) ha segnalato la presenza di amianto in almeno 2.400 scuole! (Fatto gravissimo!). Sarebbero interessati oltre 352.000 alunni, 50.000 fra docenti e non docenti, 1000 biblioteche e edifici culturali, 250 ospedali. Anche la rete idrica nel mirino dell’ONA che ha rivelato la presenza di amianto in ben 300.000 km di tubature rispetto ai 500.000 totali. Nel 2020 i numeri, aggravati causa Covid, contano più di 7000 vittime. “Non è possibile proseguire in questa maniera”, ha dichiarato Piergiorgio Benvenuti, Presidente Nazionale del movimento ecologista Ecoitaliasolidale con riferimento all’inadempimento di alcune regioni rispetto al Piano Amianto, Legge 257/92 art.10 del 1992, che riguarda l’approvazione, entro 180 giorni dalla sua pubblicazione, degli indirizzi per l’adozione del piano regionale di protezione dell’ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica, ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall’amianto. E lo stesso Benvenuti infine aggiunge: “Chiediamo alle Regioni di rispettare gli impegni e ai Comuni di liberare le scuole dall’amianto, al Governo di utilizzare le risorse del Recovery Fund per avviare le bonifiche e garantire l’utilizzo del bonus fiscale del 110% per la rimozione dell’amianto dagli edifici privati”.