Nuove possibilità per chi “rincorre” la maternità
3 Novembre 2019Frutto della ricerca più avanzata, moderne metodiche d’intervento sembrano aprire nuove strade, per diventare mamme, anche alle donne in menopausa precoce.
Nell’ambito del congresso Sigo l’Ivi ha presentato un contributo che restituisce una speranza alle giovani donne in menopausa precoce. Il 40% di queste donne, infatti, presenta all’interno delle loro ovaie follicoli ancora dormienti e che non si sviluppano perché è venuto a mancare il sistema fisiologico che li fa crescere.
“Da diversi anni – ha commentato il professore Antonio Pellicer, presidente di Ivi – portiamo avanti la ricerca in questo ambito e utilizziamo nella pratica clinica due diverse tecniche che hanno mostrato già i primi positivi risultati: la frammentazione del tessuto ovarico e l’infusione di cellule staminali nell’arteria ovarica. Entrambe permettono all’ovaio, responsabile dell’ovulazione, di invertire parzialmente il processo di invecchiamento e di attivare i follicoli dormienti, che altrimenti non si svilupperebbero neanche con l’aiuto di farmaci”.
Attraverso la prima tecnica viene prelevato un campione di corticale ovarica per via laparoscopica, viene frammentato e poi reimpiantato. Il tutto succede in day hospital con un mimimo impatto sulle pazienti. Si tratta di una procedura efficace nelle donne al di sotto dei 37 anni e che sono entrate in menopausa da meno di 2 anni. Il risultato dell’intervento viene valutato con un semplice esame del sangue per stabilire la variazione dei livelli di AMH (ormone antimulleriano), un marker della riserva ovarica. IVI ha già ottenuto sette gravidanze in 40 donne che si sono sottoposte a questo trattamento.
La seconda tecnica consiste nell’infusione di cellule staminali del midollo osseo nell’arteria ovarica. Le staminali, in questo modo, arrivano all’ovaio e, agendo su di esso, permettono la crescita dei follicoli dormienti. Anche questa tecnica offre risultati promettenti, poiché Ivi ha già registrato sei gravidanze spontanee.