Nuovo farmaco antitumorale made in Italy
26 Agosto 2019Lo studio effettuato – Istituto superiore di sanità, Alma Mater di Bologna ed Università Cattolica – sembra confermare la capacità del farmaco di neutralizzare le cellule malate.
Lo studio italiano, pubblicato sulla rivista Cell Death and Disease, è stato reso possibile grazie ai finanziamenti della Fondazione Associazione italiana ricerca sul cancro, è ha messo in evidenza come, nella sua nuova formulazione, il farmaco antiblastico (fenretinide) dimostra una ben diversa efficacia. In passato il medicinale, infatti, aveva mostrato un promettente effetto antitumorale in fase preclinica ma poi nell’uomo non aveva dato i risultati sperati a causa della sua scarsa biodisponibilità.
“La nuova formulazione, da noi battezzata Nanofenretinide – spiega la coordinatrice della ricerca, Ann Zeuner del dipartimento di Oncologia e Medicina Molecolare dell’Istituto superiore di sanità – è stata ottenuta attraverso un processo di nanoincapsulazione che rende la molecola solubile nei liquidi corporei e, pertanto, biodisponibile. I vantaggi del nuovo farmaco, che abbiamo sperimentato su una varietà di cellule tumorali tra cui colon, polmone, melanoma, sarcoma, mammella, ovaio e glioblastoma, oltre alla biodisponibilità sono il suo effetto ad ampio spettro e la sua apparente assenza di tossicità”.
Secondo i risultati emersi dallo studio, il farmaco sarebbe in grado di uccidere gran parte delle cellule tumorali e di imporre uno stato di quiescenza (o dormienza) alle cellule che riescono a sopravvivergli. La sua capacità di mantenere dormienti le cellule cancerogene, assieme alla sua scarsa tossicità, lo renderebbe adatto anche a terapie a lungo termine finalizzate ad evitare ricadute tumorali. Il farmaco si trova ora in una fase precoce di sperimentazione e naturalmente saranno necessari altri esperimenti per confermare sia l’assenza di tossicità che l’efficacia sulle persone colpite dal cancro.