NurSind Campania denuncia le condizioni drammatiche dei Pronto Soccorso
28 Agosto 2022Il NurSind Campania da anni denuncia le condizioni drammatiche in cui versano i Pronto Soccorso della nostra Regione ridotti, negli ultimi tempi, a delle vere e proprie astanterie infernali.
Nel luglio scorso il NurSind Campania ha presentato un esposto al Ministero della Salute chiedendo di verificare per quale inspiegabile motivo la Regione Campania non avesse ancora recepito le Linee di Indirizzo Nazionali sul Triage Intraospedaliero, sugli OBI e sullo sviluppo dei Piani di Gestione del Sovraffollamento dei Pronto Soccorso siglati il 1 agosto 2019 dalla Conferenza Stato-Regioni.
Intanto ieri l’altro il Presidente della Regione De Luca ha annunciato in diretta TV una rivoluzione organizzativa dei Pronto Soccorso che partirà in autunno. Siamo lieti che il Presidente De Luca si sia reso conto della realtà drammatica in cui versano tutti i PS della nostra Regione e che, dopo anni di denunce e interpelli da parte della nostra Organizzazione Sindacale, finalmente ora prometta l’adozione di interventi urgenti.
Alcuni dati drammatici però vorremmo fornirli al Presidente De Luca, criticità gestionali che hanno aggravato, in questi anni, la crisi dei nostri Pronto Soccorso; eccone alcune:
➢ ad oggi nessuna Azienda della Campania ha adottato dei piani di gestione del sovraffollamento dei Pronto Soccorso in conformità con quanto previsto dalle linee di indirizzo nazionali;
➢ I sistemi informatici di molte Aziende risultano essere obsoleti e non sono stati aggiornati; non risultano attivi gli indicatori algoritmici NEDOCS per monitorare il sovraffollamento dei PS;
➢ si registrano gravi criticità nella disponibilità quotidiana di posti letto per i Pronto Soccorso; in molte Aziende non sono monitorati i tempi medi di degenza dei pazienti nelle varie unità operative;
➢ le Osservazioni Brevi Intensive (OBI), in molte Aziende, non risultano attive (non esistono neanche i centri di costo di queste unità operative) nonostante dal 2015 sia prevista la loro obbligatoria attivazione anche nei PS di semplici Presidi Ospedalieri;
➢ Si riscontra disomogeneità nell’introduzione dei 5 codici numerici (o a colori) per il triage intraospedaliero;
➢ in molti Pronto Soccorso non risultano essere stati approvati i protocolli aziendali di Triage dai Direttori delle rispettive Unità Operative nonostante le Linee Guida Nazionali di 21 anni fa lo prevedessero (accordo Stato-Regioni del 25/10/2001);
➢ la Campania registra un rapporto tra posti letto per acuti / post acuti ogni 1000 abitanti tra i peggiori d’Europa, alla pari di nazioni come il Libano;
➢ nei PS campani si registrano quotidianamente vili episodi di aggressioni verbali e fisiche ai danni degli operatori sanitari;
➢ in molti Pronto Soccorso, dopo più di due anni di pandemia, non sono stati mai attivati i Pre-Triage;
➢ in molti PS della Campania, nonostante lo stanziamento di fondi statali nel 2020, non sono stati effettuati i lavori di ristrutturazione e si registrano tutt’ora criticità e promiscuità nei percorsi sporco/pulito;
➢ i Medici fuggono dai PS della nostra Regione (così come sta avvenendo in tutta Italia) ma la Campania purtroppo sconta già anni di commissariamento con 10mila unità di personale sanitario in meno rispetto ad altre Regioni;
➢ la Medicina Territoriale è stata completamente annientata dalle gestioni fallimentari delle ASL Campane.
Consigliamo al Presidente De Luca di analizzare con attenzione le criticità organizzative sopra elencate e prendere coscienza che se i nostri Pronto Soccorso sono al collasso in tutta la Regione, una gran parte delle responsabilità sono attribuibili a lui, alla sua Giunta e alle gestioni fallimentari delle Direzioni Strategiche delle Aziende Ospedaliere e Sanitarie Regionali.
Ai cittadini campani non servono rivoluzioni ma serve programmazione e competenza.