OCR, lo Sport degli ostacoli
15 Dicembre 2024Andrea Vitali è un amante delle attività motorie all’aria aperta e delle gare ad ostacoli, chiamate OCR (Obstacle Course Race) ed è anche un appassionato di corsa nella natura, tant’è che oltre alle 20 gare OCR all’attivo ha partecipato anche a varie gare di Trail Running.
Ogni Sport comporta nella sua pratica ostacoli da superare ma nel caso dell’OCR è proprio l’ostacolo a caratterizzare la disciplina.
Assolutamente! Le Obstacle Course Race, appunto, hanno particolarità uniche proprio per gli ostacoli sia naturali che artificiali, proposti. Ad esempio, ci possono essere alti muri da scavalcare, trincee di fango, passaggi dentro acqua gelida, carichi da trasportare! La maggior parte delle volte, le OCR, si svolgono all’interno di ambienti come boschi, spiagge, sentieri, aggiungendo un elemento di avventura e connessione con la natura.
Questo non solo rende molto fisiche le prove da superare ma anche molto mentali per livello di resistenza.
Quali sono gli ostacoli più duri da superare e come ci si prepara ad affrontarli?
Gli ostacoli più duri sono sicuramente quelli più “tecnici”. Ad esempio: il Multi rig, che consiste in una serie di prese in sospensione da eseguire senza appoggiare i piedi per terra, la rope climb, la salita della corda, lo spear throw, il lancio del giavellotto. Questi sono i più duri specialmente per un principiante che si affaccia per la prima volta a questa disciplina. Infatti, per affrontare tali ostacoli, è necessario avere la possibilità di allenarsi in un campo apposito OCR o in una palestra che disponga di attrezzatura specifica per questo tipo di sport. Per altri ostacoli, invece, è necessario, di base, avere un’ottima forza e un discreto equilibrio.
Sollecitazioni muscolari in tempi brevi ma tanta, tanta resistenza. Che stile di vita si adotta e quale alimentazione segue per conseguire prestazioni di rilievo?
Mantengo uno stile di vita sano. Mi alleno, almeno, quattro/cinque giorni alla settimana, a volte anche di più, con svariate tipologie di allenamento funzionale o di sala, anziché con altre attività meno specifiche per questo sport.
In aggiunta a tutto ciò, cerco di mantenere il più possibile un’alimentazione sana cercando di bilanciare gli alimenti, pianificando i pasti in base agli allenamenti o alle gare che mi sono prefissato. Ultimamente presto molta attenzione alla qualità del cibo e di eventuali integratori.
Come si è avvicinato a questa attività, diciamola tutta un po’ insolita o c’è stato qualcuno che l’ha portata per mano?
Mi avvicinai sette anni fa circa. All’epoca, una persona che lavorava nella palestra dove mi alleno mi disse che, in quel mese, la stessa palestra organizzava una corsa a ostacoli a Milano… ma sfortunatamente non potei partecipare. Quella stessa persona, la mia amica Daniela, allora mi disse: “Perchè non provi a partecipare alla Spartan Race a Campi Bisenzio!?”. Campi Bisenzio è un paese vicino Firenze: la città dove vivo. Ero totalmente all’oscuro di questo sport! Da dopo la gara ho iniziato ad avvicinarmi alla disciplina, ad allenarmi seriamente in campi ostacoli specifici per questo nuovo obiettivo. Ne fui totalmente ammaliato che non potei fare altrimenti.
Quale è la sua esperienza sportiva più significativa?
La più significativa direi quella del 2021, quando mi ritrovai a partecipare insieme ad altri runner, collegati da tutto il mondo, ad una gara per il Guinness World Record! L’obiettivo consisteva nel riunire il maggior numero di partecipanti a una corsa “virtuale” di 10 km nello stesso giorno. Il tentativo fu organizzato e pubblicizzato tramite social. Ne presi parte senza troppe convinzioni ma qualche settimana dopo ricevemmo l’ufficialità e mi arrivò a casa l’attestato e la medaglia celebrativa! Fu emozionante! Specialmente perché, in quel periodo eravamo in piena pandemia… Ma ebbi la diretta conferma che se c’è forza di volontà, collaborazione, spirito di sacrificio si possono fare grandi cose tutti insieme.