Oggi giornata europea per l’uso consapevole degli antibiotici
18 Novembre 2024Troppi antibiotici nessuna cura. La resistenza antimicrobica (AMR) è un fenomeno che consente ai batteri di sopravvivere e replicarsi anche in presenza di un farmaco antibiotico. Sebbene si tratti di un fenomeno naturale, la diffusione dell’AMR è stata notevolmente aggravata dall’uso eccessivo e improprio degli antibiotici, non solo in ambito umano, ma anche in campo veterinario e agricolo.
Questo abuso ha favorito lo sviluppo di batteri resistenti, compromettendo l’efficacia degli antibiotici
e mettendo a rischio la salute pubblica – è questo il commento di AMCLI ETS – Associazione
Microbiologi Clinici Italiani.
Oggi, lunedì 18 novembre 2024, si svolge la Giornata europea per l’uso consapevole degli
antibiotici (European Antibiotic Awareness Day – EAAD), nell’ambito della più ampia settimana
mondiale della consapevolezza antimicrobica (World Antimicrobial Awareness Week – WAAW)
L’iniziativa volta a richiamare l’attenzione sull’importanza di un uso appropriato degli antibiotici e
sulla minaccia globale rappresentata dalla AMR. AMCLI ETS sostiene in prima linea questa sfida.
“La resistenza agli antibiotici è un fenomeno invisibile, i pazienti no” si legge sul sito di “European
Centre for Disease Prevention and Control” (ECDC) che promuove l’iniziativa.
“Il problema è, infatti, urgente e globale: gli antibiotici sono essenziali per la medicina moderna,
permettendo di trattare infezioni potenzialmente mortali e di eseguire interventi complessi in
sicurezza – afferma Tommaso Giani, Professore dell’Università degli Studi di Firenze e
Segretario del Comitato di Studio per gli Antimicrobici (COSA). – Una perdita di efficacia di
questi farmaci comporta un grave impatto sulle capacità della medicina contemporanea, con
conseguenze su interventi chirurgici, trapianti e trattamenti per pazienti oncologici e
immunocompromessi”.
“Tanti sono i dati preoccupanti che dimostrano l’impatto che l’AMR ha e sempre di più avrà sulla
salute dei pazienti. Studi internazionali stimano che, entro il 2050, le infezioni causate da batteri
resistenti potrebbero provocare fino a 10 milioni di morti l’anno a livello globale, con costi
economici che supererebbero i 100 trilioni di dollari. In Europa, l’AMR è responsabile ogni anno di
quasi 700 mila infezioni e oltre 30 mila decessi, con un impatto economico stimato intorno a 1,5
miliardi di euro” – continua Giani.
In Italia, i dati mostrano una delle più alte incidenze di resistenza antibiotica rispetto agli altri Paesi
europei. All’interno delle strutture sanitarie italiane si registrano numerosi casi di batteri
multiresistenti, capaci di resistere a più classi di antibiotici, e, in alcuni casi, a tutti i trattamenti
disponibili.
“Per affrontare questo problema, nel 2022 il Ministero della Salute ha lanciato il Piano Nazionale di
Contrasto all’Antibiotico-Resistenza (PNCAR) 2022-2025, un documento strategico che definisce
linee guida e azioni concrete per contrastare l’AMR attraverso la collaborazione multidisciplinare e
un approccio One Health” – sottolinea Tommaso Giani.
Tale approccio richiede l’impegno non solo di un singolo “attore” ma di molteplici discipline
professionali (medicina umana e veterinaria, settore agroalimentare, ambiente, ricerca e
comunicazione, economia e altre) che sono chiamate a collaborare e a unire i loro sforzi a livello
locale, nazionale e globale.
“L’Associazione Microbiologi Clinici Italiani (AMCLI) è da sempre in prima linea per contrastare il
problema dell’AMR con molteplici iniziative di formazione, ma soprattutto con il lavoro quotidiano
del Microbiologo Clinico. Il Microbiologo Clinico può sfruttare oggi, nel proprio lavoro quotidiano,
tecnologie innovative che permettono sia di accorciare i tempi della diagnostica delle infezioni gravi
sia di identificare più precocemente eventuali patogeni multiresistenti, con un importante impatto
sull’ottimizzazione della terapia antibiotica e sull’implementazione delle opportune misure di
infection control per limitare la diffusione dei batteri multiresistenti” – è questo il commento espresso
da Pierangelo Clerici, Presidente AMCLI ETS.
“Fondamentale è anche il ruolo della Microbiologia – ricorda Simone Ambretti, Ricercatore
dell’Università di Bologna e Componente del COSA – nel consentire un utilizzo appropriato dei
nuovi antimicrobici potenzialmente attivi nei confronti dei patogeni multiresistenti, farmaci che
rappresentano una risorsa di grande rilevanza clinica e come tale devono essere gestiti in modo da
ridurre il rischio di rapida insorgenza di nuove resistenze. Questo rende il Microbiologo Clinico una
figura chiave nella gestione delle infezioni da batteri multiresistenti e rappresenta, all’interno
dell’ambiente ospedaliero, un consulente importante per il clinico”.
“Iniziative come la Giornata europea per l’uso consapevole degli antibiotici sono essenziali per
sensibilizzare l’opinione pubblica, incoraggiando una cultura di responsabilità che coinvolga tutti gli
operatori sanitari, ma anche le istituzioni e i cittadini – conclude Clerici – La lotta all’AMR richiede
un impegno collettivo: solo attraverso una maggiore consapevolezza e un utilizzo prudente degli
antibiotici possiamo contribuire a salvaguardare l’efficacia di questi farmaci e garantire un futuro più
sicuro in ambito sanitario”.