Open Day per la salute dei reni: al Monaldi più di 90 visite in una sola mattinata

Open Day per la salute dei reni: al Monaldi più di 90 visite in una sola mattinata

13 Marzo 2025 Off Di La Redazione

Oltre ogni più rosea aspettativa, la giornata di Open Day promossa dal Centro interdipartimentale Cotugno – Monaldi – Vanvitelli, in collaborazione con la sezione campana della Fondazione Italiana Rene (FIR), ha visto una straordinaria partecipazione. L’evento è stato organizzato in occasione della Giornata Mondiale del Rene e sono state più di 90 le visite di controllo erogate gratuitamente, con l’obiettivo di promuovere la diagnosi precoce della malattia renale e, più in generale, la salute dei reni. Ai cittadini che hanno aderito, i medici del Monaldi unitamente con quelli della facoltà Vanvitelli hanno proposto un percorso di screening approfondito che, oltre alla visita, ha previsto la misurazione della pressione arteriosa e l’esame delle urine. «Parliamo di un problema molto serio – spiega il direttore dell’Unità Operativa Complessa di Nefrologia del Monaldi, Corrado Pluvio – la malattia renale cronica (MRC) colpisce il 10% di persone nel mondo, quasi più di 800 milioni: se diagnosticata tardivamente o non trattata precocemente, può progredire con severe complicanze e un’alta mortalità». In Italia, e la Campania non fa certo eccezione, la malattia renale cronica riguarda circa il 6.3% della popolazione adulta (3 milioni e mezzo di nefropatici), ma può colpire tutte le età con frequenza diversa. Ad oggi, rappresenta la settima causa di morte e, se non affrontata precocemente e adeguatamente, si prevede che diventerà la quinta causa entro il 2040. Cosa si può fare per prendersi cura della salute dei reni? «Stili di vita sani e prevenzione sono essenziali», conclude Pluvio. «Esistono molte misure di prevenzione che possono salvaguardare i reni dall’evoluzione della malattia che, se non curata, può portare alla necessità di dialisi o trapianto. Ipertensione arteriosa, diabete mellito, malattia cardiovascolare, obesità e familiarità per malattia renale sono i principali fattori di rischio. Ecco perché è indispensabile coinvolgere e sensibilizzare la popolazione». Non è un caso che nel corso della mattinata siano state individuate addirittura 30 condizioni patologiche, che hanno richiesto un approfondimento con una successiva visita nefrologica. Pazienti che, grazie a questa giornata di screening, potranno in molti casi evitare conseguenze anche molto serie.