Operatori socio-sanitari (Oss), assunzioni in punto di diritto
24 Febbraio 2019La battaglia che diversi avvocati campani stanno conducendo, per favorire le assunzioni di personale Oss, giunge in Commissione affari sociali a Roma.
Il Comparto sanità subisce, da anni, tagli alla spesa e ridimensionamento alla voce lavoro. Di fatto, le esigenze di professionalità sono state soddisfatte grazie al ricorso, a volte anche un semplice escamotage, a tipologie di lavoro flessibile, facendo leva sull’utilizzo di cooperative di servizi (i cui costi gravano sui capitoli per “spese per beni e servizi”) al fine di eludere i limiti di spesa per il personale.
Questo, da una parte ha consentito alle regioni ed alle aziende sanitarie di rispettare i limiti di bilancio, dall’altro ha cagionato un incremento del fenomeno del precariato, con il rischio, tutt’altro che remoto, che le prestazioni sanitarie possano essere affidate anche a persone non sempre in possesso delle necessarie competenze. Peraltro il fenomeno ha favorito l’espandersi di logiche clientelari, per non parlare del dato “giudiziario” che è sotto gli occhi di tutti. Emerge in tutta evidenza che i livelli delle prestazioni sanitarie devono essere legati ad una seria politica del personale: in sintesi, solo con nuove assunzioni e con la corretta stabilizzazione del personale precario i pazienti potranno avere un’offerta sanitaria adeguata e di qualità.
Si è parlato di questo, nei giorni scorsi, in Commissione affari sociali alla Camera dei deputati con i rappresentanti degli operatori socio sanitari dell’ Asl Caserta, assistiti degli avvocati Pasquale Fedele, Raffaele Bencivenga, Rosalba Rispo, Angela Bisogno. Il tema, di primario interesse per i lavoratori precari del “pianeta sanità” ma anche e soprattutto per la qualità dell’offerta che si fornisce all’utenza nel rispetto dei livelli essenziali di assistenza, ha avuto immediato riscontro con l’interpellanza dei deputati: Sportiello, D’Arrando, Baroni, Bologna, Guidolin, Lapia, Lorefece, Mammì, Menga, Nappi, Nesci, Provenza, Sapia, Sarli, Trizzino, Troiano, Volpi.
Sul punto Il Ministro Politiche sociali Luigi Di Maio ha prontamente argomentato richiamando le previsioni della legge numero 208 del 2015 (legge di stabilità 2016) ed il piano straordinario di assunzioni nel Servizio Sanitario Nazionale, in parte riservato ai lavoratori precari.
La normativa prevedeva, tra l’altro, che le Regioni dovessero presentare un apposito piano dei fabbisogni, da sottoporre alle valutazioni dei Tavoli di verifica degli adempimenti e di monitoraggio.
Per ciò che attiene la Regione Campania, nella riunione del tavolo tecnico di verifica in data 17 dicembre 2018, appositamente convocata per adempiere alle valutazioni del piano presentato, si è ritenuto che le richieste di assunzioni nuove o derivanti da potenziali stabilizzazioni possono essere accolte rispetto al personale Oss a tempo indeterminato presente al 31 dicembre 2016, tenendo conto anche delle cessazioni intervenute nell’anno 2017, per un massimo di 1.537 unità.
Ne è conseguito che il tavolo tecnico ha espressamente chiesto alla Regione (alla struttura commissariale) di tener conto, in tali procedure di assunzione, dei servizi similari resi nell’ambito delle cooperative e di fornire elementi informativi al riguardo. Ora la palla passa alla Regione Campania, che dovrà porre in essere le attività finalizzate all’effettiva assunzione del personale in parola atteso che non residuano ostacoli di sorta.