Orazio Perrotta, il Covid ha distrutto intere categorie di lavoratori
18 Aprile 2021“Ostaggi di un tira e molla tra enti. Vittime di un cortocircuito burocratico che li sta lasciando senza sostegni economici dallo scorso giugno: sono i collaboratori sportivi, 8mila in Italia, tra titolari di impianti che sono anche istruttori, istruttori e operatori amministrativi: tutti nel limbo, rimasti senza mezzi di sussistenza e al limite dell’indigenza, spiega Maurizio Noli, presidente dell’associazione Operatori sportivi riuniti che lancia un appello alle istituzioni a nome della categoria”.
Monta la protesta dei gestori e degli operatori di palestre, piscine e centri sportivi. Il Governo sembra davvero sordo a tutte quelle forti argomentazioni a favore della ripresa, in assoluta sicurezza, delle attività sportive. Siamo sempre speranzosi nell’intervento del Sottosegretario di Stato allo Sport che non può non essere una sostenitrice dell’alto valore terapeutico dello Sport.
Ne parliamo con Orazio Perrotta, Laureato in Scienze Motorie, Istruttore Body Building e Fitness CSEN, Personal Trainer ISSA Europa, Responsabile sala Pesi Palestra Cardio FIT CENTER.
Come ha vissuto e vive Orazio Roberto Perrotta la paura della pandemia ed il notevole disagio legato alle inevitabili indispensabili misure restrittive?
Sicuramente quando fu instaurato il primo lockdown nazionale, con la conseguente chiusura di tutte le attività, compresa quella dei centri sportivi mi sono trovato impreparato. Nessuno pensava che potesse succedere qualcosa di tale portata. Ci avevano detto che saremmo dovuti restare in casa, di sacrificarci per poter riaprire ‘’poi’’; ma quel poi non è mai arrivato sfortunatamente. Da parte mia c’è stata una presa di coscienza della situazione e delle innumerevoli restrizioni, ed avendo praticato sport da sempre, la prima cosa che ho fatto è stata quella di attrezzare una ‘home gym’. Pochi attrezzi, ma buoni e ho continuato ad allenarmi. Ad oggi a seguito delle sconfortanti notizie del Governo ho deciso di ampliare la gamma di attrezzi a mia disposizione, e quella che era nata come una soluzione provvisoria è diventata di fatto la mia palestra dove riesco tranquillamente a svolgere ogni tipo di allenamento.
Quanti danni hanno arrecato la pandemia, i lockdown e la confusa gestione politica al settore Welness-Fitness?
Questa è una domanda che trova una sola risposta per me.
Ha letteralmente distrutto un’intera categoria di lavoratori. Proprietari di centri sportivi che si sono visti chiudere la propria attività per un anno intero, che nonostante le misure preventive disposte dal governo, investendo a proprie spese per permettere ai loro clienti di poter praticare attività fisica, sono finiti sul lastrico. Molti hanno chiuso definitivamente i battenti. Non ci vuole molto per rendersene conto, se facciamo un giro sui social troviamo alcuni gruppi dove vengono vendute intere palestre a prezzi irrisori. Il problema più grande è che chi guida il Paese crede di sopperire a tale situazione con i ristori, cifre irrisorie, che in alcuni casi non arrivano per mesi. Il problema è che c’è una tale confusione sul come affrontare la situazione che si preferisce far niente. Per non parlare poi degli infinti paradossi, non so se siete a conoscenza del fatto che gli atleti tesserati e iscritti a competizioni possono tranquillamente allenarsi in palestra? Bene. Se per caso io fossi proprietario di una palestra e tesserassi ogni socio come atleta, ognuno di loro potrebbe tranquillamente allenarsi. E a quel punto il Covid non esisterebbe più?
Sono state pensate e attuate molte strategie per permettere di allenarsi in sicurezza, dagli ingressi contingentati, al numero massimo di persone per metro quadrato, ai divisori in plexigras tra i macchinari, ma niente di questo è servito.
Ci sono sempre aspetti che si possono migliorare: questa è la vera bellezza dello sport per me. Sami Khedira. Cosa rappresentano per Lei lo Sport e l’attività fisica?
Io sono cresciuto facendo sport, quando ero bambino ricordo che il pulmino della scuola nuoto passava a prendermi a casa. Ho praticato nuoto dai 6 anni ai 18 anni. Successivamente sono passato al Bodybuilding, ho conosciuto il mondo del fitness e ho deciso di farne il mio lavoro. Lo sport per me è vita! Fatemi lavorare 18h al giorno ma non rinuncerò mai ad una giornata di allenamento. L’attività fisica dona benessere sia fisico che mentale; per i più è un’ottima valvola di sfogo, aiuta a scaricare lo stress e soprattutto in questo periodo; dove quello che prima era normale ci è vietato, una cosa così semplice e salutare come è il movimento non dovrebbe essere vietata.