Ordinatamente rivendica il senso reale della istituzione professionale
16 Dicembre 2020“Prendiamo atto che la modalità di voto telematico è un tema scottante. Eppure, dovrebbe essere l’obiettivo di tutti coloro che vogliano che in una competizione elettorale sia la democrazia a trionfare”.
“Rinviare le elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici Chirurghi della Provincia di Napoli in un momento di emergenza sanitaria è stata una scelta saggia. Ci rallegriamo che il Presidente e i Consiglieri dell’OMCeO di Napoli se ne siamo resi conto, anche se c’è voluto l’intervento del Ministero della Salute, nonostante noi, Medici della lista OrdiNataMente, avessimo chiesto di votare online da prima che le elezioni fossero state convocate” – è quanto affermano in una nota i candidati della lista “Ordinatamente”.
“Prendiamo atto che la modalità di voto telematico è un tema scottante. Eppure, dovrebbe essere l’obiettivo di tutti coloro che vogliano che in una competizione elettorale sia la democrazia a trionfare, soprattutto in un momento dove i medici stanno soffrendo per garantire la tutela della Salute dei Cittadini e stanno dando tutto, oltre ogni loro limite. Votare in presenza avrebbe portato prima di tutto ad un aumento dei contagi in tutta la provincia napoletana, oltre a limitare la partecipazione al voto, dato che sicuramente la maggioranza dei medici napoletani, che sono dotati di buon senso e responsabilità, avrebbe preferito astenersi dal voto, per non rischiare il contagio.
Come l’Ordine dei Veterinari della Provincia di Napoli, che ha già votato online, noi di OrdiNataMente riteniamo che ora, come non mai, dobbiamo seguire l’esempio dei Veterinari. Non considerare o addirittura contrastare il voto telematico è inspiegabile, soprattutto per chi mette l’etica davanti ad ogni propria azione” – continua la nota.
“Una forte sollecitazione in questo senso degli organi competenti (FOMCeo) da parte del nostro Ordine avrebbe potuto costituire una testimonianza concreta ed attuale di fattività e concretezza, che purtroppo è mancata, perdendo in questo modo un’occasione preziosa.
Appoggiare e sostenere la battaglia dei futuri specializzandi è doveroso e noi di OrdiNataMente siamo stati con loro al flashmob a Piazza Plebiscito lo scorso 5 dicembre. Così come siamo stati tra i medici di medicina generale in attesa di convenzione, quando più di una volta hanno manifestato per chiedere la legittima pubblicazione e assegnazione degli ambiti carenti di Medicina Generale da parte di Regione Campania, così come avviene in tutte le altre regioni. E dove erano il Presidente e i Consiglieri dell’Ordine dei Medici di Napoli in quelle circostanze? Perché non erano a rivendicare un diritto, soprattutto assistenziale dei Cittadini? Eppure, costoro che si vantano di conoscere i regolamenti poi non li applicano, soprattutto sul piano etico. È inammissibile che un intero Consiglio direttivo chiuda gli occhi, si tappi il naso e le orecchie quando medici e Cittadini vengono privati del diritto di curare e di essere curati.
Sarebbe auspicabile che sulla demagogia finalizzata al perseverante mantenimento di equilibri statici tra poteri, prevalesse il senso dell’Istituzione Ordinistica, che a Napoli sembra sia diventata la succursale di un sindacalismo oligarchico che tutela pochi a danno della netta maggioranza di medici, che vogliono e pretendono di essere rappresentati non certo da chi si erge a “padrone” della Professione medica.
Noi Medici di OrdiNataMente vogliamo una Professione libera e che sia garantita in egual modo a tutti i Medici napoletani, affinché la esercitino nella massima deontologia e responsabilità per garantire una reale tutela della Salute dei Cittadini” conclude la nota.