Ordine dei Medici di Caserta: stop ai doppi passaggi, sì all’autonomia prescrittiva
12 Gennaio 2025Stop al doppio passaggio dallo specialista al medico di famiglia per le prescrizioni a carico dal Servizio Sanitario Nazionale. Si eviteranno così code in sala d’aspetto o attese di risposta su posta elettronica. Il cittadino, dopo la visita dello specialista operante nel pubblico e nel privato accreditato, dovrebbe poter direttamente recarsi in farmacia, lo stesso varrebbe per gli esami clinici e strumentali.
Questo, in sintesi, ha chiesto il Presidente dell’Ordine dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Caserta, Carlo Manzi, che, in rappresentanza dell’intero Consiglio Direttivo, ha scritto ai colleghi delle altre province della Campania, invitandoli a sottoscrivere un documento in cui si chiede alla Regione Campania la sburocratizzazione delle prescrizioni dematerializzate per conto del Sistema sanitario nazionale.
L’Ordine professionale di Caserta ha ricevuto nel tempo segnalazioni da parte dei cittadini circa i disagi dovuti all’eccessiva burocratizzazione delle prescrizioni mediche. Pertanto, lo scorso 3 dicembre ha convocato le principali sigle sindacali della categoria medica e tutti i referenti delle Aggregazioni funzionali territoriali dell’Asl di Caserta, ricevendo nel corso della riunione parere unanime circa la necessità di abilitare alla prescrizione dematerializzata tutti gli specialisti operanti nel pubblico e nel privato accreditato.
Il presidente Carlo Manzi, dunque, ha proposto ai colleghi delle altre province della Campania di attivare un’istruttoria interna per valutare il documento, al fine di adottarlo definitivamente come Coordinamento degli Ordini della Campania. Inoltre, ha chiesto di trasmettere tale documento alla Regione Campania con le richieste di creare un gruppo di lavoro che prenda in esame la proposta di abilitare alle prescrizioni tutti gli specialisti operanti per conto del Sistema sanitario regionale campano, in più di valutare preventivamente gli adempimenti necessari e di garantire la presenza, all’interno del gruppo di lavoro, di un presidente degli Ordini campani e di un rappresentante per ciascuna categoria di medici interessati.