Ospedale di Sorrento, emergenza grave: mai nella storia così pochi medici
13 Gennaio 2025Mentre in penisola sorrentina continua il dibattito tra primi cittadini ed Associazioni sulla realizzazione dell’ Ospedale Unico a Sant’Agnello peraltro già finanziato, il Santa Maria della Misericordia di Sorrento soffre di un’assenza di medici mai registrata nella sua storia. Il reparto di medicina d’urgenza ( dieci posti letto più due di isolamento), addirittura dal 4 gennaio ha funzionato senza medici su un organico di ben dieci ridotti a zero tra pensionamento e malattie. Il dirigente in pensione non è stato ancora sostituito, il facente funzione è impegnato contemporaneamente anche al Pronto Soccorso e da questa mattina un solo medico svolge servizio al reparto limitatamente alle ore mattutine mentre per il pomeriggio e la notte sono disponibili un medico cardiologo ed un rianimatore. Gli Oss ( operatori socio sanitari) sono appena quattro ne servirebbero molto di più anche nello stesso Pronto Soccorso mentre il personale infermieristico riesce con turni incessanti di lavoro ad assicurare continuità assistenziale inun reparto quale quello della medicina d’urgenza che tratta patologie che vanno dall’edema all’ictus alle bronchite croniche riacutizzate allo scompenso diabetico..
Una emergenza,quella della mancanza di medici, che interessa l’intera sanità regionale ma che trova in penisola sorrentina, criticità che in parte si spiegano con le difficoltà dei trasporti pubblici (la circumvesuviana, odierna Eav) rimane la peggiore ferrovia d’Italia, mentre la inesistenza di aria di parcheggio all’interno dell’ospedale e l’esosità di quelli pubblici, sommato al traffico caotico sull’unica strada d’accesso in penisola, ( la statale 145 di epoca borbonica), sconsiglia l’uso di auto.
I sindaci della penisola, non in grado di promuovere nemmeno la costruzione del nuovo ospedale (finanziato), sono impotenti di fronte a questa vera e propria emergenza sanitaria, che costringe ormai come fatto normale e, non straordinario, i propri concittadini a far ricorso ad ospedali regionali con tutti i disagi del caso.
Nell’opulenta Sorrento, in particolare,dove si continuano ad ignorare i problemi della sanità locale, milioni di euro della tassa di soggiorno, vengono spesi in gran parte per eventi di scarso valore artistico, come gli spettacoli dell’ultimo dell’anno, in piazza Tasso di fronte alla statua del Santo Patrono, di cui quest’anno si celebrano i millequattrocento anni della morte, con la presenza di “travestiti e femminielli”.
Non una sola parola o un messaggio di solidarietà sono stati spesi anche da parte di Associazioni caritatevoli del territorio, per la triste vicenda degli ultimi giorni, che ha visto una ragazza eritrea, con la propria famiglia di rifugiati politici, ospite della Charitas sorrentina, tentare il suicidio e, tutt’ora, ricoverata in un ospedale napoletano , con l’esclusiva “vicinanza” dei familiari.