Ospedale di Sorrento, scende in campo la politica
7 Giugno 2019Flora Beneduce: “La salute dei nostri concittadini non si può affidare a burocrati inesperti ed incompetenti, a dirigenti buoni soltanto a fare conti ragionieristici”.
Sulle gravi carenze del nosocomio di Sorrento, interviene con una nota durissima anche il consigliere regionale e componente la commissione sanità, Flora Beneduce: “Le notizie di stampa che riguardano l’ospedale di Sorrento ed il suo pronto soccorso fanno inorridire. Si spostano i medici dediti alle attività ambulatoriali in ospedale al pronto soccorso, con un provvedimento che se fosse vero sarebbe gravissimo, supportato da scarsissima competenza e da una visione miope dell’organizzazione dei servizi.
I medici di pronto soccorso hanno qualifiche diverse, hanno frequentato corsi e possono vantare un’esperienza sul campo per poter lavorare nell’area dell’emergenza-urgenza. Èun torto che si fa ai pazienti, a quelli residenti e ai tanti in arrivo per la stagione estiva”. “Bisognerebbe poi chiedersi perché – rincara Beneduce – i medici in possesso delle adeguate qualifiche comunque evitano di andare al pronto soccorso di Sorrento. Si tratta di un servizio privo delle attrezzature e delle strumentazioni tecniche necessarie. Che non soltanto è a corto di personale medico e paramedico ma anche di mezzi. Sono tre anni che questa Direzione generale dell’Asl Napoli 3 Sud mostra limiti in tal senso, in fatto di organizzazione e di programmazione dei servizi. Ciò non è più tollerabile”.
“Altro tema è poi quello del personale medico e paramedico che è uscito dai turni e dai reparti a cui era destinato per ricoprire incarichi di tipo amministrativo nelle segreterie dei direttori generali, dove il proprio apporto è di fatto trascurabile. Ecco, bisognerebbe che questo personale, queste unità, smettessero le vesti impiegatizie per tornare sul campo, laddove sono state in origine previste e destinate. In questo modo i disagi diminuirebbero e non ci sarebbe la necessità di spedire in pronto soccorso, qualora fosse legittimo e corretto dal punto di vista procedurale, i medici e i paramedici dei vari reparti ospedalieri.
Tutto ciò in barba ai principi più elementari dell’assistenza, che rimandano a controlli accurati entro un mese dalla dimissione per verifiche su terapie e cure da parte degli stessi specialisti che hanno seguito i pazienti durante il ricovero in ospedale. La verità è che fino ad oggi la governance della Asl Napoli 3 Sud si è soltanto prodotta in operazioni volte ad aumentare il numero delle unità operative complesse d’emergenza, ottemperando soltanto in minima parte ad un atto aziendale fantasioso compilato da tecnocrati lontani dai bisogni dell’utenza e, ciò che è peggio, non curante del fatto che le stesse unità sarebbero poi rimaste prive di personale, come nel caso del pronto soccorso di Sorrento. La salute dei nostri concittadini non si può affidare a burocrati inesperti ed incompetenti, a dirigenti buoni soltanto a fare conti ragionieristici dimenticando le esigenze e la sofferenza della gente”.