Ospedale “Fucito”, Fp Cgil: “Pochi medici, prestazioni a rischio”
6 Febbraio 2024Carenza di personale all’ospedale “Gaetano Fucito” di Mercato San Severino, in provincia di Salerno. È l’allarme lanciato dalla Fp Cgil di Salerno in un incontro pubblico svoltosi presso il nosocomio della Valle dell’Irno che ha visto la partecipazione del segretario generale della Fp Cgil Antonio Capezzuto e dei delegati RSU Gerardo Liguori e Gerardo Sessa. Nel corso dell’incontro sono state esaminate le evidenti criticità che riguardano il presidio ospedaliero salernitano e le preoccupazioni per la carenza di medici: a breve, infatti, i camici bianchi che andranno in pensione saranno quasi 20. Per questo motivo servono interventi adeguati e tempestivi, non più rinviabili, da parte dei vertici dell’Azienda Ospedaliera Universitaria per evitare la contrazione dei servizi assistenziali e preservare quanto di positivo costruito negli anni avendo come unico obiettivo quello di migliorare la quantità e qualità delle prestazioni sanitarie.
L’ospedale “Gaetano Fucito” risulta, infatti, nel panorama provinciale, una struttura fondamentale, un punto di riferimento non solo dei comuni appartenenti all’area vasta della Valle dell’Irno, ma anche per i pazienti provenienti dall’agro-nocerino e da tutta la regione, per le sue eccellenze in campo assistenziale. Per le sue specificità, necessita di un’attenzione particolare da parte delle Istituzioni e della stessa Direzione strategica aziendale. Perciò la Fp Cgil ritiene necessario un confronto con il direttore generale Vincenzo D’Amato, coinvolgendo anche i sindaci del territorio affinché le iniziative del sindacato non restino lettera morta.
Ecco i numeri dell’attuale carenza di personale medico:
Cardiologia – UTIC: 7 posti letto di cardiologia e 4 posti letto UTIC e 1 posto barella; ci sono
attualmente 6 cardiologi e un responsabile. 15 infermieri, un coordinatore e 6 OSS. Dei 7
cardiologi, uno risulta esonerato dai turni di guardia e festivi, altri 3 usufruiscono di congedi concessi dalle normative. I dirigenti medici si fanno carico delle attività di reparto, dell’UTIC ed offrono tutte le prestazioni cardiologiche non invasive agli altri reparti, nonché le consulenze al Pronto soccorso. Spesso sono impegnati nei trasferimenti dei pazienti da e verso il “Ruggi d’Aragona” di Salerno, ed effettuano mensilmente anche turni al presidio di Castiglione di Ravello. Da settembre, inoltre, è stato acquisito il Servizio di Angiologia medica, dotato di 3 infermieri. Ad oggi i turni si garantiscono ricorrendo a turni in Alpi anche contravvenendo alle normative vigenti. Sono, pertanto, necessari almeno 3 nuovi dirigenti cardiologi, non solo per il buon
funzionamento del reparto e per l’organizzazione della turnistica, ma anche per poter ridurre le liste d’attesa.
Medicina: 6 dirigenti medici in organico, di cui uno in malattia lunga, uno in congedo fino
ad aprile, e uno prossimo alla quiescenza nei prossimi mesi. Risultano carenze anche tra gli operatori sanitari, con un infermiere in malattia lunga, uno già pensionato e mai sostituito, un infermiere trasferito e un Oss in congedo.
Rianimazione: 8 medici e il primario, con un fabbisogno di ulteriori 7 dirigenti medici per
garantire una turnistica adeguata e sopperire a malattie, congedi e ferie.
Urologia: solo 2 medici, di cui uno è il primario. In questo caso è necessario il reclutamento
straordinario di figure mediche per impedire la chiusura del reparto.
Radiologia: degli attuali 6 dirigenti medici, due andranno in pensione quest’anno, così
come già accaduto per il primario. Garantire la turnistica con solo 4 medici sarà praticamente impossibile, mettendo sotto stress i medici in servizio.
Pronto soccorso: oltre al responsabile sono presenti un medico che andrà in pensione nei
prossimi mesi, un medico che usufruisce di congedi, e altri 3 medici, di cui uno in uscita nel mese di maggio. Altri 6 medici sono specializzandi assunti tramite il decreto Calabria.