Ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, grazie agli interventi recupero dell’udito per due pazienti sordi
27 Novembre 2023Eseguiti presso l’Unità Operativa Complessa di Otorinolaringoiatria, diretta Remo Palladino, dell’ospedale “Umberto I” di Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, due interventi di “impianto cocleare” su altrettanti pazienti affetti da sordità profonda. Entrambi gli interventi hanno avuto esito totalmente positivo, ed hanno permesso ai due pazienti di ottenere un completo recupero dell’udito, con il conseguente reintegro a livello sociale e familiare. L’impianto cocleare, comunemente conosciuto come orecchio bionico, è un presidio protesico di altissimo valore tecnologico, che viene allocato chirurgicamente a diretto contatto con il nervo acustico bypassando in tal modo la coclea che è quella porzione di orecchio ormai non più funzionante e non sostituibile, ripristinando una normale capacità uditiva ai pazienti , altrimenti destinati al “buio uditivo”.
Alla fine di un lungo percorso – si legge in una nota dell’Asl – grazie alla efficienza ed alla lungimiranza dell’attuale Direzione generale della Asl Salerno, i cittadini della nostra provincia affetti da grave disabilità uditiva, siano essi adulti o bambini, per i quali la comune protesizzazione acustica risulta inefficace, possono finalmente evitare la atavica migrazione sanitaria presso altre strutture ospedaliere per risolvere il loro grave handicap. Trattasi di un lavoro di equipe guidata dal direttore della Unità Operativa Complessa ma sostenuto da esperti del settore che con zelo e sacrificio si prendono cura quotidianamente dei pazienti. Tali figure sono rappresentate non solo da otorino ma da audiologi, foniatri, tecnici audiometristi e logopedisti e non ultimo l’intero gruppo di accorti e bravi infermieri aventi come obiettivo comune il benessere dei pazienti. Al di là del lavoro strettamente clinico-chirurgico, se la Direzione generale non avesse tenuto conto della mission di una Azienda Sanitaria e non avesse creduto nella potenzialità delle proprie professionalità disponibili non avremmo fatto questo ulteriore salto assistenziale in avanti che livella l’Asl Salerno sempre più in alto”.