Pandemia non se ma quando
30 Aprile 2019In un rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) la preoccupazione per un evento pandemico planetario fra le dieci minacce alla salute globale.
Un documento da leggere non senza aver prima fatto i debiti scongiuri che sicuramente non serviranno, ma non si sa mai. Certo è che le minacce alla salute citate nel documento dell’Oms sono di quelle difficilmente schivabili. Anche se, a ben vedere, guardando ad alcune di esse legate all’inquinamento ambientale ed “all’impazzimento” del clima, qualche rimedio, proprio a livello globale, si potrebbe ipotizzare.
E qui cascano gli asini di molti governi nazionali, più preoccupati dei fattori di crescita e della economia piuttosto che della salute pubblica. Secondo il rapporto stilato dall’Organizzazione mondiale della sanità sono dieci le principali minacce alla salute globale nel 2019. Il documento mette ai primi posti l’inquinamento atmosferico e il cambiamento climatico, che uccidono ogni anno 7 milioni di persone attraverso malattie come cancro, infarto, patologie cardiache e polmonari. Tra il 2030 e il 2050, si prevede che il cambiamento climatico causerà 250.000 ulteriori decessi all’anno per malnutrizione, malaria, dissenteria e stress da calore.
Vengono quindi citate alcune malattie non trasmissibili, come il diabete, il cancro e varie patologie cardiache, responsabili di 41 milioni di morti, più del 70% di tutti i decessi in tutto il mondo. A seguire vengono poi il tabagismo e l’alcolismo, l’inattività fisica, le diete malsane e l’inquinamento atmosferico che rappresentano i fattori chiave dell’aumento dell’incidenza delle malattie non trasmissibili, e sono anche alla base di problemi mentali.
Subito dopo nell’elenco si cita la minaccia di una nuova pandemia influenzale globale. Proprio per controllare la situazione, l’agenzia monitora costantemente la circolazione dei virus influenzali tramite 153 istituzioni distribuite in 114 Paesi. Poi nella lista trova posto anche la problematica costituita da ambienti fragili e vulnerabili, come le regioni colpite da siccità, carestie, conflitti o spostamenti di popolazione, in cui vivono oltre 1,6 miliardi di persone (il 22% della popolazione mondiale). Rappresentano minacce anche la resistenza antimicrobica e alcuni agenti patogeni ad alto rischio, in particolare l’ebola, che nel 2018 ha fatto sentire la propria presenza in Repubblica Democratica del Congo con due grandi focolai.
Preoccupa non poco, infine, la debolezza dell’assistenza sanitaria primaria in molti Paesi ed i problemi derivanti dalle posizioni anti-vaccino ormai presenti in tutto il mondo, con il rischio di invertire i progressi compiuti nella lotta contro le malattie prevenibili. Secondo l’Oms, la vaccinazione impedisce attualmente da 2 a 3 milioni di morti ogni anno, e ulteriori 1,5 milioni potrebbero essere evitati migliorando la copertura vaccinale globale. Tra le minacce per la salute si parla anche di Dengue, 390 milioni di casi ogni anno: l’obiettivo sanitario è diminuire i decessi provocati da questa patologia del 50% entro il 2020.
Un capitolo a parte merita ancora l’Hiv, che continua a rappresentare un’epidemia (quasi 1 milione di persone ogni anno muore di (Hiv/Aids) sebbene siano stati compiuti grandi progressi nel cura e nella prevenzione della patologia.