Paolo Andreini, l’importanza dello sport nello sviluppo dei bambini

Paolo Andreini, l’importanza dello sport nello sviluppo dei bambini

24 Marzo 2022 0 Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

“Il basket è l’unico sport che tende al cielo. Per questo è una rivoluzione per chi è abituato a guardare sempre a terra”. (Bill Russell)

Oggi parliamo di Covid, sport e salute con un talentuoso cestista: Paolo Andreini.

  • 2008 – Giugno 2015, Lussana Basket Bergamo (Bergamo, Italia);
  • Luglio 2015 – Giugno 2016, Bay Port pirates basketball (Green bay, Wisconsin, USA) Campionato liceale;
  • Giugno 2016 – Agosto 2017, Lussana Basket Bergamo (Bergamo, Italia);
  • Settembre 2017 – dicembre 2020, Hult international school basketball club Gioctore (campionato intra-universitario Londinese) (Londra, UK);
  • Settembre 2019 – Dicembre 2020, Hult international school basketball club vice presidente (Londra, UK);
  • Settembre 2017 – Maggio 2019, Greenwich admirals basketball club (amateur basketball league) (Londra, UK);
  • Febbraio 2021 – Giugno 2021, Basket Cologno (Serie D) (Cologno al serio, Italia);
  • Ottobre 2021 – presente U.S. Saulce Basket (Montélimar, Francia).

Come hai vissuto e come vivi, come hai affrontato e come affronti la paura della pandemia, del contagio ed il notevole disagio legato alle indispensabili e severe misure restrittive?

Dal mio punto di vista le misure restrittive imposte hanno avuto un effetto talvolta alienante, hanno portato ad un cambiamento radicale di comportamento in ogni aspetto della mia vita come in quella di quasi ogni individuo, tuttavia non sono mai stato preoccupato nello specifico per la mia incolumità ma piuttosto per quella di altri, più vulnerabili, quali le mie nonne e persone in categorie a rischio. Riconosco la necessità di queste misure e perciò ritengo che sia inutile per me soffermarmi su ciò che mi hanno portato via piuttosto che ciò che comunque ho potuto fare, come per esempio usufruire del tempo libero per acquisire nuove competenze in vista del mio futuro lavorativo.

Quanti danni hanno causato allo sport le chiusure indiscriminate della prima ora e la confusa se non cattiva gestione politica?

Le misure hanno senza ombra di dubbio portato innumerevoli associazioni a fallire ed atleti ad abbandonare il loro percorso sportivo, andando d impattare soprattutto le categorie più basse e con situazioni finanziarie più fragili. Tuttavia pensi sia sbagliato guardare al passato con la conoscenza di oggi e giudicare il responso del governo, perché difatti si è trattata di una situazione senza precedenti. Nello specifico penso che la reazione iniziale sia stata eccessiva ma giustificata da una mancanza di dati reali. Sono più critico sul prolungato stop forzato alle associazioni sportive che spesso non era supportato da dati scientifici. L’esempio più chiaro di discrepanza nel comportamento del governo riguardo l’apertura delle chiese, che per di più sono generalmente frequentate da una fascia della popolazione a grave rischio, comparate allo stop dello sport.

Quanto valore attribuisci al binomio sport-salute, ovvero quanto è fondamentale l’attività sportiva per il conseguimento ed il mantenimento del benessere psico-fisico?

Lo sport è assolutamente fondamentale per il benessere psico-fisico di ogni persona, al di fuori di quella che può essere un opinion personale, ci sono innumerevoli studi che correlano l’attività fisica al mantenimento del livello di quoziente intellettivo nel lungo termine. Un aspetto che in diversi paesi sembra essere trascurato e in Italia nello specifico mal incentivato e talvolta addirittura opposto. Gli sport rappresentano un’opportunità d’oro per lo sviluppo di bambini e adolescenti, aiutando grandemente all’integrazione sociale.

Cosa ti ha dato e ti dà la pratica sportiva in termini di crescita personale, sociale e professionale?

Lo sport è sempre stato un baluardo nella mia vita, una roccia a cui aggrapparsi nei momenti difficili. Non penso sia possibile quantificare l’effetto che lo sport ha avuto su di me in poche parole, ma senza di esso ora sicuramente sarei molto meno maturo e consapevole. Senza contare i benefici prettamente fisici, lo sport mi ha fornito opportunità inestimabili per socializzare in ogni nazione e citta in cui ho vissuto, continuando a svolgere questa funzione fino ad oggi. Lo sport mi ha insegnato come gestire le mie emozioni, la competitività, rabbia, tristezza e rammarico, come essere responsabile e come rapportarmi agli altri. Questo chiaramente ha influito sulla mia vita professionale ed educativa, perché molte lezioni che ho appreso dallo sport mi hanno formato e permesso di creare innumerevoli relazioni. Devo molto a ogni individuo che ha sacrificato il suo tempo per portare lo sport a me come ad altri, e gliene sarò eternamente grato.