Paolo di Lernia: “La passione senza costanza non dà risultati”
13 Ottobre 2022Oggi parliamo di Covid, sport e salute con: Paolo di Lernia.
La fase pandemica più acuta sembra ormai alle spalle, anche se i continui colpi di coda non lasciano del tutto tranquilli, come ha vissuto o come vive, come ha affrontato, come affronta questa situazione di grande difficoltà per il mondo dello sport, come ha gestito la paura del contagio e del disagio legato alle misure restrittive?
Nell’ultimo periodo, almeno apparentemente, la fase più preoccupante sembra essere ormai alle spalle, anche se non si può e non si deve abbassare la guardia poiché i contagi da COVID sono di nuovo in aumento. Con la pandemia di Febbraio/Marzo 2020 il mondo del calcio dilettantistico è stato completamente stravolto, più volte si era provato a ripartire senza successo, tanto è vero che si arrivò poi al definitivo stop, con tutti i campionati minori sospesi. La ripresa poi è stata segnata da tamponi, quarantene, disposizioni che venivano modificate ogni settimana, stadi chiusi al pubblico, paura degli atleti e collaboratori di contrarre il COVID e poterlo poi trasmetterlo a casa. Insomma non è stato un periodo facile, ma fortunatamente nel mondo del calcio si è trovata la soluzione per ripartire in sicurezza e ad oggi sembra tutto ritornato alla normalità.
Chi è stato in famiglia o tra gli amici a spingerla verso l’attività agonistica, oppure si è trattato di una sua folgorazione guardando ai modelli dei grandi campioni?
Provengo da una famiglia di sportivi, mio padre è stato un pugile nazionale di pesi leggeri più volte campione d’Italia, così come altri miei cugini. Ma in una Marcianise città di pugili la mia vocazione è sempre stata quella del calcio.
Se dovesse dare qualche consiglio utile ai ragazzi che si avvicinano alla sua specialità cosa suggerirebbe?
Sono molto giovane per poter dare consigli, però un po’ di esperienza fortunatamente l’ho già fatta, a chi si avvicina al mondo del calcio, ma più generalmente allo sport, posso solo consigliare di metterci impegno, perché la passione senza costanza non da risultati, posso incoraggiarli a non abbattersi alle prime difficoltà perché quello del calcio è un mondo particolare e spesso ci si può ritrovare ad essere soli, ma è in quei momenti che vanno rimboccate le maniche. E poi sognare, sognare ponendosi però degli obiettivi e perseverare , insistere, lottare.