Parte la collaborazione tra il Pascale e l’ospedale di Foch
28 Aprile 2020Emergenza Coronavirus nel mondo. Alle sfide globali bisogna rispondere delineando strategie comuni, unendo gli sforzi della ricerca e della sperimentazione clinica.
Uniti si vince. Il direttore della medicina interna dell’ospedale di Foch a Suresnes, cittadina vicino a Parigi, ha scritto al direttore generale del Pascale, Attilio Bianchi, accogliendo l’invito di quest’ultimo ad avviare una collaborazione scientifica tra i due istituti. Lo scambio di missive è avvenuto all’indomani della notizia che anche in Francia si sta sperimentando, da alcune settimane, il Tocilizumab, il farmaco di solito usato in reumatologia passato alla cronaca come la cura Ascierto, dal nome dell’oncologo del Pascale che per primo lo ha sperimentato con successo in Italia. E anche in Francia, diceva ai giornali Felix Ackermann, i risultati dello studio sui primi pazienti trattati sono estremamente promettenti. Ora il via alla collaborazione tra i due enti.
“Siamo impegnati nella lotta contro il Covid 19 ed usiamo, come voi, il Tocilizumab dal 20 marzo – ha scritto Ackermann a Bianchi – La mia squadra ed io stesso siamo pronti per una cooperazione tra i nostri ospedali per massimizzare il nostro atteggiamento terapeutico”.
Ringrazia il collega francese per avere risposto al suo invito alla collaborazione, il direttore del Pascale, Attilio Bianchi: “Una guerra planetaria – dice il manager – non si vince con opzioni localistiche. 1+1=3 vuol dire proprio questo”.