Pascale, la nutrizione in telemedicina per combattere il cancro
7 Ottobre 2021Nasce in Campania la rete di nutrizionisti oncologici. Il dg dell’Istituto dei tumori di Napoli: “Saremo i primi a sperimentare la fattibilità della telemedicina”.
Mangiare bene per aiutare a combattere i tumori. L’alimentazione entra di diritto nei percorsi della rete oncologica campana. Grazie a un sodalizio con la Enpab, la cassa di previdenza e assistenza dei biologi, prima di Natale prenderanno il via al Pascale le visite in telemedicina sulla nutrizione. Un progetto, partito a giugno, che ha l’obiettivo di integrare nell’equipe medica biologi nutrizionisti per studiare protocolli nutrizionali innovativi, differenziati per patologia e quadro clinico del paziente. La corretta alimentazione entra, dunque, nei protocolli oncologici accanto alle terapie dando per assodati alcuni principi: una corretta alimentazione riduce la tossicità indotta dalla radio-chemioterapia, migliora la sensibilità delle cellule tumorali al trattamento antineoplastico, rinforza le difese dell’organismo, diminuisce la frequenza e la durata dei ricoveri, previene le complicanze post operatorie e la depressione.
L’introduzione nei percorsi terapeutici delle telenutrizione prevede una attività formativa sul campo con analisi di casi clinici, condivisione di metodiche e protocolli di lavoro, ricerche e nuovi strumenti di cura oltre al potenziamento degli sbocchi lavorativi per i biologi attraverso la creazione di una rete nazionale di professionisti con accertate competenze, importante riferimento per la prevenzione oncologica e post-oncologica delle recidive. Le nuove conoscenze acquisite consentiranno ai biologi formati di fronteggiare casistiche più complesse e specifiche.
“L’Enpab – dice il presidente dell’Ente, Tiziana Stallone – da tempo promuove interventi di welfare attivo per rendere competitivi i biologi professionisti puntando sulla visibilità e sulla formazione”. La creazione di una rete nazionale di professionisti con accertate competenze in onco-nutrizione guidata da un istituto prestigioso come il Pascale, anche in termini di telemedicina, è una occasione unica e sono certa diventerà per la sua innovazione e ripercussione sociale un riferimento nazionale”.
Nel progetto sono coinvolti sei Dipartimenti: Uro-Ginecologico, Addominale, Polmonare, Melanoma, Testa collo, Dipartimento dei Servizi Sanitari Strategici.
Per il direttore sanitario del Pascale, Leonardo Miscio, principale fautore di questo sodalizio con l’Enpab: “il controllo della nutrizione in campo oncologico è fondamentale e aiuta a migliorare la prognosi dei pazienti. Ecco perché questo sodalizio con la cassa di prevenzione dei biologi assume una valenza straordinaria. L’assistenza costante sul piano alimentare e il colloquio con il nutrizionista, ancor più se il servizio viene attivato in telemedicina, sono fondamentali per superare il momento di difficoltà e aggiornare il paziente costantemente sul tipo di alimentazione che gli consente di migliorare lo stato di salute, rispondere meglio alle terapie e ridurre l’incidenza delle recidive”.
Il direttore generale dell’Irccs partenopeo, Attilio Bianchi ringrazia il presidente dell’Enpab “per aver individuato il nostro Istituto quale sede di questo innovativo progetto di formazione sul campo. La condivisione dei saperi e delle conoscenze è alla base della nostra filosofia gestionale. La dimensione della telemedicina ben si adatta al supporto di questo approccio, per cui saremo i primi a sperimentarne la fattibilità”.