
Pasqua, Sima: rischio ambientale per sprechi e inquinamento
19 Aprile 2025Le festività pasquali, da sempre simbolo di convivialità e spostamenti, rischiano di trasformarsi in un pericolo per l’ambiente. A lanciare l’allarme è la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), che invita i cittadini a prestare maggiore attenzione ai comportamenti quotidiani durante il periodo festivo, per contenere l’impatto ecologico delle celebrazioni.
Tra le principali criticità evidenziate, spiccano gli sprechi alimentari. Secondo Sima, ogni anno in Italia circa il 10% dei cibi acquistati per Pasqua finisce nella pattumiera, con una perdita economica stimata tra i 150 e i 200 milioni di euro. I prodotti più soggetti a spreco sono frutta, verdura, pane, latticini e carne, ma anche i dolci tradizionali non sono risparmiati, complice un calo d’interesse post-festivo che porta a consumi ridotti.
Lo smaltimento errato dei rifiuti, inoltre, rappresenta un ulteriore aggravio per l’ambiente: “Una tonnellata di rifiuti alimentari produce fino a 4,2 tonnellate di CO2”, ricorda la Sima.
Attenzione alla raccolta differenziata
Confezioni colorate e materiali misti complicano la raccolta differenziata. “Molti non sanno come smaltire correttamente gli imballaggi delle colombe e delle uova di cioccolato”, avverte l’associazione. L’involucro metallizzato delle uova, ad esempio, è in polipropilene e va conferito nella plastica, così come il bicchierino di supporto e la bustina delle sorprese. Il cartoncino va nella carta, mentre il cordoncino decorativo – realizzato in tessuto non riciclabile – richiede il rispetto delle regole comunali.
Per quanto riguarda la colomba pasquale, la scatola esterna va nella carta, l’involucro trasparente nella plastica, mentre il pirottino e la maniglia finiscono nell’indifferenziata.
Spostamenti e traffico
A peggiorare il quadro ambientale, contribuisce l’aumento dei viaggi durante le festività. “Auto private, aerei e pullman in circolazione determinano un’impennata di emissioni nocive, tra polveri sottili e ossidi di azoto”, sottolinea ancora Sima.
Tuttavia, non mancano le buone notizie: negli ultimi anni, alcune aziende hanno introdotto pratiche più sostenibili per gestire le eccedenze di cioccolato. Dopo le offerte promozionali post-Pasqua, le uova invendute vengono spesso riutilizzate per altri dolci o donate per scopi sociali, sfruttando gli incentivi fiscali previsti dalla normativa. In alcuni casi, i prodotti non consumati vengono destinati al compostaggio, trasformandosi in fertilizzanti naturali.
Educazione ambientale e consapevolezza: la differenza parte dai cittadini
“La differenza la fanno le scelte quotidiane”, ricorda Alessandro Miani, presidente di Sima. “È possibile ridurre gli sprechi pianificando la spesa in modo intelligente, conservando correttamente i cibi, congelando gli avanzi o riutilizzandoli in nuove ricette. Anche le app di donazione possono contribuire a dare nuova vita agli alimenti rimasti”.
In definitiva, la Pasqua può diventare un’occasione non solo per festeggiare, ma anche per adottare uno stile di vita più sostenibile e rispettoso dell’ambiente.
Fonte: https://www.doctor33.it/articolo/64169/pasqua-sima-rischio-ambientale-per-sprechi-e-inquinamento