Pazienti psichiatrici sempre più figli di un Dio Minore
8 Dicembre 2022Che la psichiatria sia un po’ la cenerentola nell’ambito del sistema assistenziale campano è dato acquisito che non necessita di dimostrazione. Basta solo guardare alle risorse che vi vengono appostate per rendersi conto della situazione. Nonostante precise raccomandazioni del Ministero della salute che chiede di destinare alla branca psichiatrica almeno il 5% del budget assegnato dal Fondo sanitario nazionale, purtroppo questo non succede in nessuna realtà territoriale della Campania. Anzi. Secondo alcuni esperti alla psichiatria non arriva neanche il 50% del dovuto. Una carenza gravissima, alla quale non si risponde con un riadeguamento delle risorse ma con progetti finanziati che solo in minima parte compensano il “mal tolto”.
In questa situazione, già critica di suo, s’inserisce la denuncia dell’ Associazione Sanità Privata Accreditata Territoriale (ASPAT) e Cittadinanzattiva che da diversi mesi sollevano la questione relativa all’affidamento, da parte dell’Asl Na 2 Nord, della cura di questi pazienti ad imprese e cooperative privare non convenzionate e prive di accreditamento istituzionale con il Sistema Sanitario Regionale della Campania.
Affianco di ASPAT e Cittadinanzattiva si è schierato il Difensore Civico della Campania e Garante di diritto alla Salute, avvocato Giuseppe Fortunato.
“Gli operatori economici che svolgono il servizio” – ha sottolineato Giuseppe Fortunato – non sono neppure configurabili come Istituti di cura privati qualificabili come presidi ASL ai sensi dell’art. 43 della legge 833 del 1978 né si può parlare di sperimentazioni gestionali, che dovrebbero essere così denominate e rispettare i relativi requisiti”. “In verità” – precisa il Difensore Civico – “altre soluzioni” con strutture non autorizzate o non accreditate non sono per nulla legittime per le prestazioni principali per persone con disagio psichiatrico, comportando una grave violazione ai danni di soggetti deboli bisognosi di cure appropriate e non di essere affidati a imprenditori non accreditati né autorizzati. Tali risultanze e la costruzione di un illecito mercato sulla pelle dei sofferenti psichici offendono in radice la dignità della persona umana”. Il Difensore Civico, sulla base di quanto emerso nell’Asl Napoli 2 Nord, ha esteso a tutte le Asl della Campania l’azione legale avviata e ha invitato nel termine di trenta giorni i Direttori Generali delle Aziende sanitarie locali della Campania a rimuovere “analoghe disfunzioni e orrori e a fare rispettare, nei sensi suindicati, rigorosamente la legge, ripristinando la legalità e la tutela della dignità“. Il Difensore Civico ha altresì comunicato l’invito al Presidente della Regione Campania per ogni suo possibile intervento ed al Presidente del Consiglio regionale Gennaro Oliviero.
Ad oggi, purtroppo, ancora nessun riscontro da parte delle Istituzioni coinvolte.