Pediatri, no alle pubblicità sul cibo spazzatura per bambini
8 Luglio 2023Vietare la pubblicità di cibo spazzatura nei programmi tv destinati ai bimbi: è la richiesta della Società Italiana di Pediatria al Governo sulla scia delle nuove linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) sulle politiche per proteggere i bambini dall’impatto dannoso del marketing alimentare.
“Un documento che accogliamo con grande soddisfazione. Auspichiamo che anche il Governo italiano ne dia presto concreta applicazione nel nostro Paese, cominciando con il vietare o limitare la pubblicità di cibo spazzatura nei programmi televisivi destinati ai bambini e sui media digitali”: commenta Annamaria Staiano, Presidente della Società Italiana di Pediatria.
Le Linee Guida raccomandano ai Paesi membri di attuare politiche obbligatorie per tutelare i minori dalla pubblicità di alimenti e bevande analcoliche ad alto contenuto di grassi saturi, grassi trans, zuccheri e sale (Hfss).
Nonostante risalga al 2010 l’approvazione della raccomandazione Oms sulla commercializzazione di alimenti e bevande analcoliche ai bambini, a tutt’oggi, sottolinea il nuovo documento, i minori continuano a essere bombardati dalla commercializzazione di questi alimenti il cui consumo è associato a sovrappeso, obesità ed effetti negativi sulla salute.
“Come sottolinea l’Oms, il marketing alimentare è una minaccia per la salute pubblica”, prosegue Staiano. Le Linee Guida dell’Oms si basano su una revisione sistematica della letteratura scientifica che ha valutato, nei minori da 0 a 18 anni, l’esposizione al marketing alimentare attraverso televisione, media digitali, riviste e sponsorizzazioni sportive, negozi, scuole, all’aperto, sui mezzi pubblici e nei ristoranti. “Il Rapporto – spiega la Presidente Sip – ha messo in luce che le tecniche di commercializzazione di cibi malsani influiscono negativamente sulle scelte alimentari, sulle richieste di prodotti dei bambini agli adulti, ma anche sui comportamenti e le convinzioni legate al cibo. L’incremento dell’uso del marketing digitale, in particolare, è motivo di crescente preoccupazione perché amplifica questi messaggi e il coinvolgimento dei bambini”.
Nel rapporto, sottolineano i pediatri SIP, si legge che “consentire ai bambini di tutte le età di raggiungere il loro pieno potenziale di sviluppo è un diritto umano e una base fondamentale per lo sviluppo sostenibile. I diritti dei bambini, compresi quelli alla salute, a un’alimentazione adeguata e nutriente, alla privacy e alla libertà dallo sfruttamento, sono minacciati dalla commercializzazione di alimenti Hfss”. Da qui l’invito dell’Oms agli Stati membri a intervenire con “leggi forti e complete”, dal momento che gli appelli a pratiche di marketing responsabili sinora non hanno portato ai risultati sperati.