Penisola sorrentina, i “trasporti virtuali “ via mare
12 Novembre 2022Assume la fattezza, giorno dopo giorno, di un vero e proprio allarme sociale, con risvolti pericolosi per l’intera economia della Penisola sorrentina, l’incapacità gestionale degli amministratori regionali e locali relativa ai collegamenti della Penisola stessa con la “terra ferma”. Una vera e propria isola, Sorrento ed i sei comuni del comprensorio peninsulare, con una sola strada di collegamento la SS. 145 di epoca borbonica, le “private” vie del mare e la più sgangherata ferrovia d’Italia.
All’inadeguato trasporto pubblico con il capoluogo partenopeo e tutti i comuni serviti dalla famigerata Eav Circumvesuviana, che tutti i giorni crea notevoli danni economici e rischio per la vita alle migliaia di utenti “costretti” ad usarla per una “incomprensibile“ e “voluta” esclusiva, si aggiungono le riduzioni delle corse delle “vie del mare”, contrabbandate dal sindaco di Sorrento e dai suoi comunicatori come “buon senso e spirito di collaborazione che hanno prevalso a tutto vantaggio dei tantissimi pendolari che ogni giorno utilizzano gli aliscafi per raggiungere il posto di lavoro” oltre ad “un grazie ai vertici delle compagnia di navigazione che hanno dimostrato una grande disponibilità a venire incontro alle nostre richieste e alla celerità della Direzione generale per la Mobilità della Regione Campania”.
In effetti, consultando i nuovi orari notiamo che le precedenti cinque corse mattutine in partenza da Sorrento sono state ridotte a quattro con accorpamento di quelle delle 7.20, e 8,10, con unica partenza alle7.40 e, al rientro pomeridiano, quelle da Napoli – Sorrento, delle 17.15 e 18.25 sono state accorpate in un’unica partenza alle18.00.
Un aliscafo è stato fermato da un accordo fra le due Società di Navigazione (Alilauro e Snav) con notevole risparmio di spesa così come la nave della Caremar “Isola di Procida”, fumosa “vaporiera” in servizio fino a pochi giorni fa, che annunciava il suo arrivo e partenza nel porto di Sorrento con una vergognosa scia di fumo nero.
I pendolari della penisola sorrentina “costretti” a subire ancora una volta “il bello e cattivo tempo” delle Società di navigazione che in mancanza di “concessioni regionali” e relativi contributi, minacciano soppressioni di altre corse nel periodo invernale, sono sul piede di guerra e pronti a raccolte firme da inviare ai responsabili di tali disservizi.