Penisola sorrentina, sotto una marea di turisti “scompare” il Covid
19 Aprile 2022Un weekend pasquale, compreso lunedì di pasquetta all’insegna del tutto esaurito sulla costiera sorrentina ed amalfitana. Una marea di turisti, molti gli americani ed inglesi, e poi tedeschi, francesi, spagnoli, hanno ripreso a frequentare la penisola sorrentina , la divina costiera e l’isola di Capri ( i famosi incontrollati charter a farla da padrone), favoriti dal bel tempo e soprattutto dal “pass” sanitario voluto dagli stessi amministratori pubblici.
“ Ecco qua ci risiamo -scrive il sindaco di Meta Peppe Tito su Fb in risposta alle lamentele dei residenti, prigionieri in casa – iniziano a lamentarsi del traffico, sapete cosa vi dico statevi a casa. Finalmente si riparte la Penisola sorrentina meta di tanti visitatori in queste festività pasquali”
Le noti dolenti restano comunque le strade, insufficienti a sopportare la mole di traffico in entrata ed uscita in penisola sorrentina a cominciare dal viadotto San Marco a Castellammare, all’imbuto prima dei caselli di entrata in autostrada per chi rientra a Napoli o Salerno, dalle gallerie, dai vari “ristori” ambulanti che rallentano il traffico sulla “Panoramica”, a Scutari, sulla 163 amalfitana. Dei trasporti pubblici è meglio non parlarne: la “scassatissima” ed inaffidabile Circum ( a quando la chiusura?) ha effettuato corse fino alle 14.00 su tutte le tratte il giorno di Pasqua, con servizio “festivo” il lunedì di Pasquetta mentre a Sorrento in piazza De Curtis centinaia di turisti aspettano i pullman di linea seduti per terra o accalcati pericolosamente sul marciapiede a ridosso della sosta dei mezzi pubblici.
Raggiungere Positano o proseguire per Amalfi è stata impresa ardua malgrado le “limitazioni” al traffico imposte nella città verticale dai cinque euro di “ingresso” per Van ed alle astronomiche cifre da pagare nei parcheggi (6-7 euro all’ora per le auto). Il tutto esaurito si è registrato negli alberghi, b&b, case vacanze.
A Sorrento tavolini dappertutto grazie anche alla trasformazione di bar in ristoranti all’aperto e della totale assenza di qualsiasi limitazione negli orari di apertura e chiusura per i pubblici esercizi,, e della mancanza di controlli degli affollamenti nelle discoteche, nei pub, negli stabilimenti balneari di Marina Piccola “sequestrati” sulla carta..
Il Covid, il maledetto Covid sembra ormai un ricordo lontano e gli ultimi dati regionali ( in penisola manca ogni comunicazione da parte della quasi totalità dei comuni), certificano la diminuzione e ridotta pericolosità del contagio.