Peperoni per tutti
17 Novembre 2019L’ortaggio ha fama di poca digeribilità ma il problema è risolvibile con piccoli accorgimenti. In compenso è ricco di vitamine e di proprietà benefiche per l’organismo.
Il peperone conosce, dopo la scoperta dell’America di cui è originario, una diffusione veloce. Nel 1542 se ne conoscevano tre varietà, cento anni dopo 13 e alla fine del 1600 ben 35. In Italia la maggiore coltivazione è appannaggio della Sicilia con oltre il 20% della produzione nazionale. Vengono subito dopo la Campania e la Puglia con circa 14%-15%.
Il peperone giallo e rosso fra gli ortaggi possiede maggior contenuto di vitamina C: 155mg per 100 grammi, quello verde 125 per la stessa quantità. Il doppio delle fragole e ben tre volte quello delle arance. Il suo valore calorico di sole 35 Kcal per 100 grammi, ha aspetti nutrizionali ottimali per il contenuto di carotenoidi e alfa e betacarotene criptoxantina, vitamina K, niacina (vitamina B3). Il peperone verde rappresenta la forma immatura, la gialla l’intermedia e la rossa la forma pienamente matura. Il rosso ha maggior contenuto di vitamina C, la gialla maggior contenuto di vitamina K importante per la coagulazione del sangue. Il peperone verde ha un maggior contenuto di clorofilla ma solo un terzo di carotenoidi ossia provitamina A.
In particolare quello rosso ha un’azione lassativa e attiva sulla peristalsi come il Kiwi, per il contenuto della vitamina C (o acido ascorbico) e fibre solubili. Il colore rosso è dovuto non al licopene (si pensi al colore rosso del pomodoro) ma dovuto a pigmenti quali capsantina e capsorubina prodotti finali della biosintesi dei carotenoidi nel peperone, trovati esclusivamente nei frutti di colore.
La digeribilità è influita dalla modalità di cottura. L’aggiunta di prezzemolo, olio e succo di limone migliora l’assimilazione nel processo digestivo.
Alfa e betacarotene dei peperoni rossi hanno attività antiossidanti con interazioni sulla salute e protezione dei tessuti ad alto ricambio cellulare per cui, l’esofago, lo stomaco, intestino, cervice uterina, risultano maggiormente protetti da mutazioni suscettibili di indurre neoplasie solide.
Il contenuto di vitamina K predispone l’organismo al processo coagulativo e l’uso prolungato di antibiotici impoverisce la produzione intestinale di vitamina K la quale senza supporto esterno può comportare una situazione emorragica. Il peperone giallo, in particolare, cotto in padella con olio, rende disponibile la vitamina K. Per rendere l’ortaggio più digeribile questo va tagliato in fettine sottili con taglio perpendicolare e non parallelo alla lunghezza, perché questo procedimento frammentare le fibre di cellulosa che lo rendono poco digeribile. Va cotto poi in padella, con olio e aglio, senza coperchio per ridurre il tasso di umidità che ne ritarda la digestione.
La betacriptoxantina, anch’esso un carotenoide, che si ritrova sempre nei peperoni promuove attività di sintesi della matrice ossea e inibisce il riassorbimento da parte degli osteoclasti coinvolti nel processo di osteoporosi.
Infine peperoni alla fiamma oppure al forno (220° per 30 minuti) avvolti in carta di alluminio e raccogliendo l’acqua di cottura sono ideali contro le patologie virali stagionali (riniti, raffreddori) oppure con kivi e mela contro la stipsi.