“Per l’Asl Napoli 2 Nord la normativa è carta straccia”
19 Febbraio 2020Dura requisitoria di “Medici senza carriere” per i ritardi della Regione, le disfunzioni delle Asl e contro “sistema che è un cancro, con la politica locale che ha tirato i fili”.
Anche febbraio sta volgendo al termine e degli ambiti carenti 2019 non si vede l’ombra. Anzi! Le assegnazioni delle carenze 2018 sono ancora data da destinarsi. Eppure era stato garantito che entro i primi mesi del 2020 la Medicina Generale in Regione Campania si sarebbe messa a pari delle altre regioni! Eravamo fiduciosi anche perché i politici in campagna elettorale si danno da fare e prima della scadenza elettorale danno in pasto all’opinione pubblica l’efficienza! Ma forse in Regione Campania il problema, paradossalmente, si amplifica proprio in campagna elettorale.
A quanto è dato sapere, le pubblicazioni dei prossimi ambiti carenti in Regione Campania sono bloccate a causa della mancata comunicazione della rilevazione degli stessi nell’Asl Napoli 2 Nord. In questa azienda il rispetto della normativa riguardo gli incarichi di Continuità Assistenziali è un eufemismo. Si preferisce perpetuare incarichi provvisori, piuttosto che rilevare ambiti carenti da assegnare a medici aventi diritto ad un incarico a tempo indeterminato. Stiamo parlando di circa 40 medici con incarico provvisorio (sostituti), a fronte di solo 8 posti da assegnare a tempo indeterminato. La domanda da porsi è perché si preferisce perseguire nel precariato e chi realmente se ne avvantaggia.
A quanto pare, e saremmo lieti di essere smentiti, sempre nella medesima azienda, vigerebbe un’altra regola non scritta: medici titolari di Assistenza Primaria e di Continuità Assistenziale utilizzati negli uffici dei distretti e nei reparti ospedalieri a svolgere ruoli che non hanno nulla a che fare con i compiti del medico di Medicina Generale. Ovviamente se tali medici sono negli uffici e nei reparti, non sono di notte nei presidi di Continuità Assistenziale e, quindi, sono sostituiti da altri medici. Quindi l’azienda utilizza risorse della Medicina Generale per pagare un sostituto che sostituisce un titolare non utilizzato. Se le cose stessero effettivamente così si tratterebbe di un’enormità normativa contrattuale. Chi consente tutto ciò?
Il direttore Generale, dottor Antonio D’Amore? Un direttore generale non dovrebbe garantire la qualità di un servizio con la minore spesa possibile? Oppure un’azienda può ribaltare ogni normativa? Addirittura pare che nella Napoli 2 Nord i medici di Continuità Assistenziale “malati”, ovvero in possesso di un referto che asserisce una loro patologia, possano essere esonerati dal servizio di Continuità Assistenziale per fare altro. In altre parole nell’Asl Napoli 2 Nord la normativa contrattuale della Medicina Generale è carta straccia!
Chi governa tutto ciò? Vero che il responsabile giuridico è il direttore generale, ma se questo sistema è un cancro inveterato da anni, evidentemente è la politica locale che ha tirato i fili.Sindaci, consiglieri comunali, consiglieri provinciali, consiglieri regionali dell’area Nord forse sono loro gli artefici? In questo modo, purtroppo, si possono costruire facili consensi elettorali su base clientelare nei comuni di Melito, Marano, Giugliano, S. Antimo, Qualiano, Mugnano … Si sa, i medici portano voti! E i voti non si devono intaccare, soprattutto in campagna elettorale e ora siamo in una campagna elettorale che coinvolge più di un comune dell’area Nord, oltre all’intera regione Campania.
Sarebbe opportuno che politici di spicco dell’area Napoli Nord, come l’onorevole Raffaele Topo, l’onorevole Armando Cesaro, l’onorevole Domenica Castellone, messi a conoscenza da tempo della situazione da “Medici senza Carriere”, si occupassero di questa gravosa criticità che coinvolge la Sanità del territorio del quale loro sono degni rappresentanti. Sarebbe anche un reale segno di rinnovamento da parte della politica e di messaggio di legalità alla Cittadinanza, nel pieno della campagna elettorale delle prossime amministrative comunali e regionali. Perché se la politica delle “nomine” ha portato all’illegalità assoluta, sarebbe ora di cambiare rotta e ripristinare una politica che vada a garantire i diritti in maniera egualitaria per tutti, cosa questa che è la vera garanzia di efficienza e qualità in un servizio pubblico.
*Portavoce “Medici senza Carriere”