Piano di Sorrento, Maria la stella che guida
17 Agosto 2021“Stella Maris”, Maestra e Signora del mare, omaggiata nella Chiesa di “S. Maria Galatea” a Mortora.
In penisola sorrentina è consuetudine invocare la Madonna come “Stella Maris”, Maestra e Signora del mare. Il culto della “Stella Maris” è secolare, lontane sono le origini. A quanto pare al Grande Dottore della Chiesa, San Girolamo, viene attribuito il ruolo di Maria come stella guida per i Cristiani. Nel IV secolo, proprio San Girolamo disse che Maria era una “guida” da seguire sulla strada che porta a Cristo per evitare di naufragare in acque tempestose. Nel XII secolo San Bernardo di Chiaravalle parlò così di Maria “Se insorgono i venti delle tentazioni, se incappi negli scogli delle tribolazioni, guarda la stella, invoca Maria. Se sei sballottato dalle onde della superbia, della detrazione, dell’invidia: guarda la stella, invoca Maria. Se l’ira, o l’avarizia, o l’allettamento della carne scuotono la navicella dell’anima: guarda a Maria”. Passano gli anni e si consolida il titolo di “Stella Maris” anche grazie al Papa Pio XII che, citando Bernardo di Chiaravalle disse: “Maria… è detta Stella del mare e la denominazione ben si addice alla Vergine Madre… perché come la stella sprigiona il suo raggio senza corrompersi, così la Vergine partorisce il Figlio senza lesione della propria integrità”. La pratica di invocare Maria come una stella che guida i marinai ha portato alla devozione di Nostra Signora, “Stella Maris”, in tutto il mondo, soprattutto nelle comunità costiere e nei borghi di pescatori nonché nella nostra Terra dove è tuttora alto il numero dei naviganti. A Piano di Sorrento, il giorno di ferragosto, per omaggiare la “Stella Maris” è stata celebrata da Don Rito Maresca la Santa Messa nella Chiesa di “S. Maria Galatea” in Mortora. Messa dedicata alla gente di mare defunta ed a tutte le persone che, a vario titolo, vivono e lavorano per e sul mare. Presenti alla funzione liturgica i rappresentanti della “Casina dei Capitani” con bandiera sociale, i rappresentanti della “Delegazione Medaglie d’Onore Lunga Navigazione ORO” e il delegato laico “Stella Maris”, Arcidiocesi Sorrento-Castellammare con il proprio Labaro. Ai microfoni di “Tutto Sanità” parla del Labaro Vincenzo Astarita, che ne è il delegato laico diocesano
“Il labaro dell’Apostolato del Mare ove campeggia in mare aperto come, guida ad una nave in navigazione, l’icona della STELLA MARIS, con in alto il relativo Stemma (il tutto a ricamo) giunge a Piano di Sorrento agli inizi degli anni sessanta con Mons. Alberto CADOLINI, allora vicedirettore nazionale della Istituzione (ecco perché la dicitura in oro DIREZIONE NAZIONALE). Mons. Alberto Cadolini , quale Rettore della Chiesa di “S. Maria delle Grazie” in Marina di Cassano, a Piano di Sorrento, è stato anche il promotore per la realizzazione ed il posizionamento della imponente Statua della Vergine Maria con Bambino quasi incastonata nella roccia all’altezza della prima rampa di discesa al mare, al di sotto di Villa Fondi.
La dicitura “STELLA MARIS PROTEGGI I NAVIGANTI”, luminosa di notte, rende visibile il tutto dal mare anche nelle ore buie.
Con Papa Giovanni Paolo II, l’Apostolato del Mare è affidato alla Segreteria Generale della CEI: Conferenza Episcopale Italiana, Promotore ne è il ns. Arcivescovo S.E. Mons. Francesco ALFANO. I delegati laici dell’Arcidiocesi Sorrento – Castellammare che mi hanno preceduto sono stati: il Prof. Antonino SPOSITO, il Comandante Gaetano ALFARO e Il Comandante Mario MONGIOVI’.
Il labaro originario, consunto dal tempo, è stato riconsegnato al Comitato di gestione della Cappella di “S. Maria delle Grazie,” della Marina di Cassano durante una cerimonia avvenuta il 29/12/2018 nella Chiesa di “S. Giuseppe” in S. Agnello in occasione della Liturgia ricorrente nell’anniversario dell’affondamento della “Marina D’Aequa”.
Contestualmente il nostro Arcivescovo, che presiedeva la funzione religiosa, benediceva questo labaro, sua copia perfetta, offerto alla “STELLA MARIS” da una famiglia devota di Piano di Sorrento”.
“Stella Maris” è da sempre, quindi, l’appellativo usato dalla gente del mare quando si rivolge a Colei nella cui protezione ha sempre confidato: la Vergine Maria. Come Gesù accompagnava i suoi discepoli nei viaggi in barca, li aiutava nelle loro fatiche e calmava le tempeste, così anche la Chiesa accompagna i suoi marittimi, prendendosi cura delle necessità spirituali di coloro che, per motivi di vario genere, vivono ed operano stando lungo tempo lontano da casa. Il tempo passa, nonostante la secolarizzazione, permane il culto della “Stella Maris” nelle nostre comunità.