Piano di Sorrento, preoccupazioni riguardo il centro vaccinale carottese

Piano di Sorrento, preoccupazioni riguardo il centro vaccinale carottese

2 Novembre 2021 0 Di La Redazione

Si chiuderà Villa Fondi? Questi gli interrogativi sulla bocca degli addetti ai lavori e degli stessi cittadini disorientati da un evidente e non giustificato rallentamento delle attività vaccinali in quello che fino a poco tempo fa era un esempio di efficienza vaccinale nell’ambito dell’Asl na 3 Sud.

Il coronavirus purtroppo non ci abbandona, stiamo ancora in emergenza, non pochi sono i casi registrati in penisola sorrentina in questi ultimi giorni.

A   parlare a cuore aperto  un medico vaccinatore che evidenzia le sue perplessità riguardo il centro vaccinale di Villa Fondi che vede non solo ridotte le ore a disposizione per la somministrazione dei vaccini ma anche la chiusura dell’info point.

 Inevitabile il disorientamento dovuto alla scarsa informazione e di conseguenza alla non conoscenza delle modalità e della  tempistica dei piani vaccinali. Senza la dovuta e  opportuna comunicazione i numeri delle persone che richiedono il vaccino diminuisce e l’Amministrazione comunale carottese già inizia a  pensare di recuperare tutti gli spazi della Villa per averne la piena fruibilità.

 Intanto si apprende da più fonti che Il neo Sindaco di Piano di Sorrento Salvatore Cappiello  e il dott. Maurizio Gargiulo abbiano contattato la direttrice del distretto Asl Napoli 3 Sud, dott.ssa Grazia Formisano, per  garantire   fino a dicembre  il polo vaccinale a Villa Fondi in attesa di soluzioni alternative.

A tutto questo si aggiunge, in questo ultimo periodo, coincidente con l’apertura delle scuole,  una cattiva informazione riguardo i dati relativi ai contagi che non sempre vengono trasmessi in maniera repentina.

 Quando la situazione epidemiologica non viene aggiornata e non c’è controllo,  non bisogna meravigliarsi nel vedere i familiari dei contagiati girare liberamente tra le strade o nei locali della città. La penisola sorrentina sembra addirittura diventata zona franca.

 Senza uno  screening si rischia di contribuire alla diffusione del Covid inconsapevolmente mettendo a rischio la vita delle persone che abbiamo accanto abitualmente e non.