“Piazza San Pietro”, la nuova rivista a servizio della chiesa in uscita
4 Dicembre 2024Padre Enzo Fortunato e monsignor Orazio Pepe, leggendo l’intervento del cardinale Mauro Gambetti, arciprete della basilica vaticana, impossibilitato a partecipare alla presentazione in Sala stampa, hanno annunciato nella Sala Stampa della Santa Sede, il nuovo magazine della Città del Vaticano che sarà edito in italiano, inglese e spagnolo.
Padre Fortunato evidenzia della nuova Rivista «Piazza San Pietro» la sua forte identità visiva, simbolo di un equilibrio tra le tradizioni millenarie custodite dalla Basilica e il suo ruolo come promotore di innovazione. Il tutto si pone sulla scia del magistero avviato da Papa Bergoglio, che fin dal suo primo affacciarsi in mondovisione è riuscito a dare «a ogni persona l’impressione di rivolgersi a ciascuno di noi», precisa il francescano, direttore della comunicazione della Basilica vaticana.
Papa Francesco dall’inizio del suo pontificato ha usato delle parole chiavi per indicare il suo pontificato, come “ospedale da campo”, la Chiesa come “mamma inquieta” “Chiesa in uscita”. L’indizione dell’Anno giubilare e quest’ultima meravigliosa forma di evangelizzazione non ci ha sorpresi perché le frasi semplici, il suo magistero, ne erano un’anticipazione. Il Papa con questo magazine, di concerto e a servizio del Giubileo, mostra che questa è la dimensione fondamentale della speranza e del cammino da fare. Sulla scia di due grandi santi suoi predecessori, Paolo VI e Giovanni Paolo II, Papa Bergoglio prosegue la ricerca di una «evangelizzazione nuova», adeguandosi alla complessità dell’uomo moderno, mettendo a servizio del popolo di Dio nuove forme che possano aiutarlo a pregare, come, ad esempio, grazie a una webcam, con le quali i fedeli potranno “visitare” virtualmente la tomba di San Pietro e la Porta Santa del Giubileo.
Con questo intervento magisteriale il pontefice argentino offre il suo contributo a quel rinnovamento, a quella speranzosa “primavera” che il Concilio auspicava e che, di fatto, non si è del tutto compiuto in più di mezzo secolo. Il pensiero bergogliano muove proprio dalle acquisizioni conciliari, dai principi che vengono dati dall’assise dei padri conciliari, sviluppando ulteriormente ciò che il cammino ecclesiale ha acquisito. Ecco perché ha ragione padre Fortunato quando precisa che questa vera e propria “linea editoriale” vuole entrare nelle “case di ogni città e paese”, incarnando l’idea di una “Chiesa in uscita e sinodale”.
Padre Enzo Fortunato e monsignor Orazio Pepe, leggendo l’intervento del cardinale Mauro Gambetti, arciprete della basilica vaticana, impossibilitato a partecipare alla presentazione in Sala stampa, hanno annunciato nella Sala Stampa della Santa Sede, il nuovo magazine della Città del Vaticano che sarà edito in italiano, inglese e spagnolo.
Padre Fortunato evidenzia della nuova Rivista «Piazza San Pietro» la sua forte identità visiva, simbolo di un equilibrio tra le tradizioni millenarie custodite dalla Basilica e il suo ruolo come promotore di innovazione. Il tutto si pone sulla scia del magistero avviato da Papa Bergoglio, che fin dal suo primo affacciarsi in mondovisione è riuscito a dare «a ogni persona l’impressione di rivolgersi a ciascuno di noi», precisa il francescano, direttore della comunicazione della Basilica vaticana.
Papa Francesco dall’inizio del suo pontificato ha usato delle parole chiavi per indicare il suo pontificato, come “ospedale da campo”, la Chiesa come “mamma inquieta” “Chiesa in uscita”. L’indizione dell’Anno giubilare e quest’ultima meravigliosa forma di evangelizzazione non ci ha sorpresi perché le frasi semplici, il suo magistero, ne erano un’anticipazione. Il Papa con questo magazine, di concerto e a servizio del Giubileo, mostra che questa è la dimensione fondamentale della speranza e del cammino da fare. Sulla scia di due grandi santi suoi predecessori, Paolo VI e Giovanni Paolo II, Papa Bergoglio prosegue la ricerca di una «evangelizzazione nuova», adeguandosi alla complessità dell’uomo moderno, mettendo a servizio del popolo di Dio nuove forme che possano aiutarlo a pregare, come, ad esempio, grazie a una webcam, con le quali i fedeli potranno “visitare” virtualmente la tomba di San Pietro e la Porta Santa del Giubileo.
Con questo intervento magisteriale il pontefice argentino offre il suo contributo a quel rinnovamento, a quella speranzosa “primavera” che il Concilio auspicava e che, di fatto, non si è del tutto compiuto in più di mezzo secolo. Il pensiero bergogliano muove proprio dalle acquisizioni conciliari, dai principi che vengono dati dall’assise dei padri conciliari, sviluppando ulteriormente ciò che il cammino ecclesiale ha acquisito. Ecco perché ha ragione padre Fortunato quando precisa che questa vera e propria “linea editoriale” vuole entrare nelle “case di ogni città e paese”, incarnando l’idea di una “Chiesa in uscita e sinodale”.