Pierlorenzo Buzzelli, “Mens sana in corpore sano”
1 Luglio 2021Pallavolo, in sintesi i benefici per chi pratica questa disciplina sportiva:
- Aumento dell’autostima.
- Attitudine positiva.
- Diminuire lo stress.
- Supporto morale dai compagni di squadra.
- Superare i propri limiti.
- Addominali vengono rafforzati.
- Glutei e polpacci vengono tonificati e rassodati grazie ai salti e ai piegamenti.
- Bicipiti tricipiti delle braccia più tonificati.
Per sottolineare ancora l’alto valore terapeutico dello Sport per il conseguimento ed il mantenimento del benessere psicofisico sentiamo un pallavolista di lungo corso: Pierlorenzo Buzzelli.
Nato ad Avezzano (AQ) il 21/07/1990, giocatore di pallavolo e docente di scuola secondaria, laureato magistrale in scienze motorie e specializzato in sostegno didattico. Ruolo schiacciatore-opposto, cresce nelle giovanili della Trentino Volley, ed è al suo quindicesimo campionato da professionista tra Serie A e B. Ha conquistato due promozioni in carriera (Tuscania 2014 e Sora 2016) e due scudetti universitari (Messina 2012 e Cassino 2013). Attualmente milita nell’Ecosantagata Civita Castellana, dove ricopre il ruolo di capitano.
Come ha affrontato e affronta la paura della pandemia del contagio e del notevole disagio legato alle indispensabili e severe misure restrittive?
Ho affrontato e affronto la pandemia seguendo, come spero facciano tutti, le direttive del governo. Questa situazione ha sorpreso l’intera popolazione mondiale ed è un evento straordinario in continuo divenire. Ora si inizia a vedere un po’ di luce con la somministrazione dei vaccini, ma la strada è ancora lunga. Se vogliamo tornare alla vita normale, non possiamo rilassarci.
Quanti danni hanno arrecato allo sport in generale e alla pallavolo in particolare la pandemia, le chiusure indiscriminate e la confusa gestione politica?
I danni allo sport sono stati notevoli. A partire dall’attività fisica di base, bloccata per tutti, alla chiusura delle palestre, allo stop dei campionati. I danni si sono visti e si vedranno per anni non solo sotto l’aspetto del benessere psicofisico, ma anche dal punto di vista sociale. Lo sport, a mio avviso, è sempre la miglior attività ludico-ricreativa a nostra disposizione. La crisi nello sport si percepisce anche a livello economico. Le società ricevono il maggior sostegno dalle aziende sponsor. Se le aziende sono chiuse e non lavorano, di conseguenza non sono più in grado di sostenere lo sport come prima. È un cane che si morde la coda. In generale credo che la pallavolo, abbia subito in proporzione più o meno gli stessi danni degli altri sport di squadra. Un plauso vorrei farlo ai dirigenti delle nostre società sportive, soprattutto quelli che, con molti sacrifici, hanno deciso di rimboccarsi le maniche e trovare altre soluzioni per proseguire l’attività.
Quanta importanza annette al binomio sport salute per il conseguimento del benessere psicofisico?
Tantissima, oltre a giocare a pallavolo sono anche un insegnante di scuola secondaria e la prima cosa che cerco di trasmettere ai miei alunni da professore e ai miei compagni di squadra da capitano è l’importanza di ricercare sempre la miglior forma fisica, aldilà della performance che devo affrontare. Questo si rifletterà automaticamente anche in una serenità psicologica. E’ un binomio fondamentale sia nello sport che nella vita di tutti i giorni.
“Mens sana in corpore sano” è senza dubbio il mio motto preferito.
Che cosa le ha dato la Pallavolo in termini di crescita personale sociale e professionale?
Molto se non tutto. Grazie alla pallavolo sono andato via di casa appena adolescente, lasciando la mia famiglia e trasferendomi a 700km da casa (da Avezzano a Trento). Questo ha contribuito molto alla mia crescita personale perché mi sono trovato di fronte ad alcune difficoltà che solitamente un ragazzo in Italia affronta almeno 10-15 anni dopo. A livello sociale e professionale, l’esperienza che ho maturato e che maturo ogni giorno attraverso questo fantastico sport di condivisione, mi offre sicuramente delle skills in più da spendere nelle varie vicissitudini della vita e del mio lavoro. La più importante è la consapevolezza di far parte di un gruppo che persegue lo stesso obiettivo in cui ognuno, con il proprio lavoro, può contribuire alla vittoria del gruppo.