Pio de Simone: “Con impegno prima o poi le soddisfazioni arrivano per tutti”
14 Agosto 2023La fase pandemica più acuta sembra essere oramai alle spalle anche se i continui colpi di coda non lasciano del tutto tranquilli. Come ha vissuto, come vive, come ha affrontato e come affronta questa situazione di grande difficoltà per il mondo dello sport? Come ha gestito la paura del contagio ed il disagio legato alle severe misure restrittive?
Durante la fase pandemica, personalmente, ho cercato di sfruttare i vari social per diffondere notizie e materiali inerenti allo sport in generale e in particolare alla mia disciplina, infatti nell’ultimo periodo si sente parlare spesso di bodybuilding ma in pochi sanno cosa ci sia dietro questo affascinante e incantevole mondo. Ho cercato di publicare e di diffondere diversi contenuti tra allenamenti, lavoro e studio. Le mie giornate,infatti, erano composte proprio in tal modo dove di mattina mi allenavo con i pochi attrezzi che ero riuscito a comprare (preparandomi alle competizioni estive di quell’anno) mentre di pomeriggio studiavo visto che da lì a poco mi sarei dovuto laureare in scienze motorie e dello sport. Il focus era centrato soprattutto nel mantenere alta la concentrazione stessa durante le giornate nel senso che ogni mattina organizzavo al meglio ciò che si poteva fare in base alle restrizioni e senza perdermi d’animo cercavo di portare a termine il tutto.
Ho gestito la paura del contagio cercando di attenermi a tutte le norme igieniche suggerite, senza farmi prendere troppo dalla situazione che si era creata.
Insieme alle restrizioni i tentennamenti del mondo politico hanno causato gravi danni allo sport, soprattutto a quello, cosiddetto, minore. Cosa è successo, in particolare, nella sua specialità?
Per quanto riguarda i danni creati dalla pandemia al mio sport, soprattutto alla riapertura delle palestre ho notato una grande paura da chi cercava di allenarsi nonostante mascherine ed igienizzanti in ogni angolo della sala. Spesso sentivo ragazzi che preferivano allenarsi in casa oppure negli spazi aperti proprio per il timore di contrarre il malefico covid-19.
Chi è stato a spingerla all’attività agonistica? o si è trattato di una folgorazione magari guardando ai modelli dei grandi campioni?
Ho preso parte dell’agonismo nel mio settore per puro divertimento. Anno dopo anno e allenamenti dopo allenamenti ho notato un netto miglioramento fino al punto di decidere di gareggiare. Successivamente alle prime gare dove ho portato a casa prima un secondo posto, poi un terzo posto ed infine un primo posto ho iniziato ad accanirmi sempre di più facendo del natural bodybuilding un vero e proprio stile di vita. Nulla di troppo stressante o estremo, ho continuato sempre ad allenarmi al massimo delle mie forze cercando di riposare e tenere un’alimentazione sana ed equilibrata senza mai trascurare lo studio, il lavoro o tutto ciò che mi era attorno. Ho sempre vissuto e vivo tuttora nel mondo sportivo, sono atleta, coach ed insegnarne di scienze motorie quindi le mie giornate sono sostanzialmente tutte basate su questo fantastico e tremendamente affascinante mondo che nasconde mille sfaccettature a chi lo guarda dall’esterno. Dopo aver gareggiato i primi anni vincendo diverse competizioni sono riuscito a calcare palchi man mano sempre più importanti conquistando campionati nazionali di un certo livello, conoscendo atleti di alto calibro e confrontandomi con loro tenendo sempre il massimo rispetto. Il consiglio che do a tutti coloro che decidono di entrare nell’agonismo è sempre quello di cercare in se stessi il vero atleta da battere e non negli altri. Se si supera il proprio limite, se si riesce a portare una forma fisica mai avuto prima ci si può ritenere già vincitori e soddisfatti a prescindere da ciò che una giuria può decidere. La vera sfida è quella che si fa con se stessi, senza alcun ombra di dubbio.
Al di là delle doti personali e delle attitudini, quanto conta la forza di volontà nel raggiungimento degli obiettivi?
La forza di volontà nel raggiungimento degli obiettivi fa da padrone in qualsiasi ambito. Ciò che dico sempre ai miei ragazzi del team così come anche ai miei alunni è proprio questo, non bisogna mai perdere la motivazione nel cercare di raggiungere un obiettivo. Sicuramente su 365 giorni l’anno può capitare che qualche volta non ci si sente al top per un allenamento, per studiare o per lavorare ma bisogna sempre tenere d’occhio l’obiettivo e cercare di fare del proprio meglio ogni singolo giorno. Bisogna essere volenterosi di ottenere qualcosa e mettere sempre sulla bilancia l’obiettivo da raggiungere e ciò che si è disposti a dare per ottenerlo. Se si è disposti a dare il tutto per tutto per avere qualcosa allora è lì che si può iniziare la scalata verso la vetta.
Se dovesse dare qualche “consiglio utile” ai ragazzi che si avvicinano alla sua specialità, cosa suggerirebbe?
Un consiglio che do a tutti i ragazzi che decidono di avvicinarsi al natural bodybuilding è sempre quello di affidarsi innanzitutto ad un professionista che li segua costantemente e di allenarsi sempre con un criterio senza mai trascurare il corretto gesto motorio, la corretta esecuzione e gestendo un carico di lavoro crescente di volta in volta. Ad ogni singolo allenamento bisogna aggiungere quel kg/tassello in più, osare un carico mai utilizzato prima e cercare di arrivare ad una intensità sempre più alta in modo intelligente. Così facendo ho vinto due campionati italiani, portato a casa diversi podi ed enormi soddisfazioni che difficilmente si riesce a raggiungere. Quindi ragazzi miei allenatevi, studiate/lavorate e riposare (il riposo è fondamentale in qualsiasi sport o percorso) che se ci mettete tutto l’impegno di questo mondo e fate le cose per bene posso assicurarvi che prima o poi le soddisfazioni arriveranno per tutti.