Pizze, c’è anche la “Pascalina”
15 Gennaio 2019È inserita nella Piramide Alimentare come elemento consigliato secondo i principi della dieta mediterranea e le linee guida contro i tumori della World Cancer Research Fund.
Arriva a Salerno Pascalina, la pizza contro il tumore dell’Istituto Nazionale Tumori “Fondazione Giovanni Pascale” di Napoli. Dopo Milano, New York, ora la pizza che allunga la vita potrà essere gustata anche dai salernitani.
Ciò è stato possibile grazie all’appello lanciato dalla redazione del quotidiano “Le Cronache”ai pizzaioli salernitani e della provincia che hanno sposato da subito il progetto sviluppato dall’Istituto scientifico partenopeo finalizzato a promuovere un comportamento legato ad una alimentazione sana e responsabile alla salvaguardia della salute.
E nel corso di un incontro alla Camera di Commercio, che sostiene l’iniziativa, tra i pizzaioli della città e della provincia di Salerno ed il direttore generale Attilio Bianchi e la nutrizionalista Livia Augustin, sono stati definiti i dettagli del progetto.Sono venti le pizzerie che hanno aderito; tra queste Aniello Mansi, Vincenzo Mansi, Osteria Serra Webber, L’ Angelo e il Diavolo, Delicious, A Modo Bio, Pizza Amore e Fantasia, Sant’Andrea, Osteria Sesta Stazione, Margheri’, My House, Contro Club, Piazzaiolodentro di Alfonso e Tommaso Lastra. La prima prova qualità si realizzerà presso la pizzeria “Il Giardino degli Dei”.
Grande soddisfazione ha espresso per la numerosa adesione il manager Attilio Bianchi, di origini salernitane. “Abbiamo accolto l’ invito con enorme piacere. Promuovere anche a Salerno ed in provincia il progetto della pizza Pascalina è motivo di grande orgoglio dopo l’ esperienza della pizzeria Keste’ negli Usa. Abbiamo ritenuto che un prodotto universale come la pizza potesse essere vero volano per la divulgazione di un processo di corretta alimentazione rivolto alla prevenzione e alla cura di patologie tumorali”.
La pizza Pascalina è realizzata con farina di frumento, friarielli campani a crudo, pomodorini di Corbara o San Marzano, olive di Caiazzo, olio extravergine d’oliva del Cilento aglio e peperoncino. Può essere consumata due volte a settimana e per ogni pizza 1 euro verrà devoluto alla ricerca.
La pizza Pascalina è inserita nella Piramide Alimentare come elemento consigliato secondo i principi della dieta mediterranea e le linee guida contro i tumori della World Cancer Research Fund e sulle evidenze scientifiche più recenti su dieta e prevenzione dei tumori. Inoltre studi epidemiologici italiani mostrano che la pizza italiana risulta protettiva nel ridurre il rischio di tumore al colon del 26 per cento.