“Plastic free”
20 Aprile 2019Rosalba Giugni, presidente nazionale di Marevivo ha capito subito che per far nascere una cultura ambientalista bisognava lavorare sulle coscienze, cominciando dai giovani.
È al timone di Marevivo da ben 34 anni, dalla fondazione. Una vita spesa bene, al servizio della tutela e salvaguardia dell’intero ecosistema marino. Ha saputo coniugare sapientemente il suo senso di appartenenza ad una civiltà plurimillenaria nata sul mare, con la conoscenza, da sub professionale, del mondo sommerso dai più sconosciuto e, violentato nel quotidiano, dalla vecchia abitudine di liberarsi del superfluo a mare, troppo spesso usato e abusato come “deposito” di tonnellate di indistruttibile plastica. Rosalba Giugni, presidente nazionale di Marevivo ha capito subito che bisognava lavorare sulle coscienze, cominciando dai giovani: ecco la creazione dei “Delfini guardiani delle isole minori del Mare” (giorni fa si è festeggiato a Capri il decennale della fondazione con la presenza del ministro dell’ambiente Sergio Costa) e la campagna plastic free fra i ragazzi delle scuole, in particolare quelle napoletane dove la tutela dell’ambiente è particolarmente sentita.
Presidente Giugni, l’operazione “plastic free” sta ottenendo un successo straordinario in Italia e nel mondo intero. Napoli ha risposto in modo entusiasmante, Sorrento ha deliberato il divieto d’uso di plastica usa e getta. Da “mare monstrum” a “mare nostrum” una nuova coscienza ambientalista si sta radicando tra la gente. Napoli all’avanguardia nella difesa del mare. Come spiega quest’onda d’urto che ha investito le popolazioni costiere?
Il grosso lavoro di sensibilizzazione svolto nelle scuole e la “passione civile” della delegata al mare del Comune, Daniela Villani, hanno dato risultati positivi nella città partenopea. L’ordinanza che fa divieto all’uso della plastica lungo il litorale ne è conferma. Imprenditori lungimiranti di “Riva Fiorita” a Posillipo addirittura hanno messo a disposizione un locale sul mare per ospitare i volontari di “Marevivo” per una sorta di monitoraggio della salute delle acque e delle spiagge. “Plastic free” è una realtà in tutta Italia: abbiamo stipulato un accordo con i rettori di 33 Università (Cri) per evitare l’uso della plastica così come siamo riusciti a fare approvare la legge che vieta l’uso delle microplastiche nei cosmetici.La legge “Salvamare” che promuove e permette ai pescatori il recupero dei rifiuti a mare è diventata operativa. Durante la benedizione della borraccia che pubblicizziamo come sostituto della plastica, da Papa Francesco, ho proposto di estendere l’iniziativa a Città del Vaticano, sarebbe il primo Stato al mondo a far sua l’iniziativa.
A Capri per i dieci anni dei “Delfini del Mare” insieme al ministro dell’ambiente, Sergio Costa, avete parlato anche dell’istituzione della riserva Marina nelle acqua antistanti l’isola azzurra. Diventerà realtà?
Già l’anno scorso a Capri con i sindaci dei due comuni avevamo deciso di vietare l’ingresso a sei grotte (tre lungo la costa del comune di Capri e tre di Anacapri, tra cui la grotta bianca e la grotta verde) oggetto di “invasioni” da parte di charter, barche da traffico e semplici diportisti così come “vigilare” sulla velocità oltre ogni limite dei natanti sotto costa. Non se ne fece nulla così come per la mia proposta di collocare copie delle preesistenti statue di epoca romana all’interno della Grotta Azzurra. Per l’istituzione dell’Area Marina protetta i tempi sono maturi anche per liberare il mare e la costa di Capri da questa invasione di barche e regolamentarne l’accesso. Il ministro Costa ha assicurato che Capri entro l’anno avrà la sua riserva Marina.
Da casalinga del mare (è questo l’appellativo che venne dato a Rosalba Giugni all’inizio della sua attività ambientalista a capofila di Associazioni che si battono per la tutela e salvaguardia dell’ambiente. Una battaglia lunga 34 anni al servizio della collettività.