Policlinico Vanvitelli, arriva la nuova Risonanza
17 Febbraio 2020Entra in funzione, a partire da oggi, la nuova strumentazione di diagnostica per immagini, di ultima generazione, alla Unità operativa complessa di Radiologia 1.
Il Team dell’Unità Operativa Complessa di Radiologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Luigi Vanvitelli”, guidato dal professore Salvatore Cappabianca,si dota di una nuova Risonanza magnetica, in funzione da oggi.
Numerose le peculiaritàdi questa Rm di ultima generazione (1,5 Tesla): permette di eseguire in minor tempo gli esami, riducendo il disagio dei pazienti. Il tunnel di ingresso è più ampio rispetto alle apparecchiature standard ed offre maggiore comfort. La nuova tecnologia del modernissimo impianto garantisce una maggiore compliance del paziente, grazie alla riduzione del rumore, di consuetudine legato alla esecuzione degli esami Rm, e migliore qualità delle immagini, grazie alla riduzione degli artefatti dovuti ad impercettibili movimenti del paziente.
Oggi grazie alle tecniche avanzate, nell’Uoc di radiologia sarà possibile effettuare, oltre ai consueti esami di Risonanza Magnetica, anche indagini più specialistiche, quali la Rm multiparametrica della prostata, un esame ormai essenziale per la diagnosi del tumore prostatico.
Questo tipo di indagine oltre a fornire una diagnosi precisa in caso di tumori aiuta a ridurre in maniera decisa le biopsie “a sestante”, notevolmente invasive per il paziente, permettendo di effettuare biopsiemirate, su una lesione o su una zona identificata come sospetta, grazie anche alla metodologia di Fusione delle immagini RM con l’esame ecografico che guida praticamente la effettuazione della biopsia
Denominato Whole Body (DWI) permetterà di “seguire” i pazienti oncologici mediante un imaging non invasivo e spesso senza la necessità di ricorrere alla somministrazione venosa di mezzi di contrasto, nell’ambito di patologie specifiche e di protocolli definiti, gestiti in sinergia sia con le Unità Operative oncologiche che con le strutture pediatriche oncologiche e non. Nell’ambito dell’organizzazione logistica sono stati identificati percorsi razionalizzati mediante i quali, riservando l’utilizzo delle diagnostiche per i pazienti ambulatoriali alle ore pomeridiane, si è reso più agevole l’accesso ai pazienti provenienti dall’esterno.
“Cresce l’offerta assistenziale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria, esordisce il Direttore generaleAntonio Giordano. Con la nuova Rmi cittadini potranno contare su una diagnostica qualificata e su personale altamente specializzato. La Uoc di radiologia si potenzia, non solo aumentando il già alto numero di prestazioni fornite, ma elevando la qualità di esse. In cantiere, a breve, altre novità sia dal punto di vista diagnostico che terapeutico. La incalzante evoluzione tecnologica consente di dare risposte sempre più qualificate, specie in campo diagnostico; da qui la necessità di un continuo e costante piano di ammodernamento per offrire ai cittadini prestazioni appropriate”.