Pomigliano, arriva l’ospedale di comunità
1 Giugno 2022Un ospedale di comunità, una casa di comunità ed una centrale operativa, saranno realizzati a Pomigliano d’Arco, grazie ad un finanziamento di oltre cinque milioni di euro, approvato dalla Giunta regionale della Campania nell’ambito dell’apposito piano per gli ospedali e le case di comunità.
L’annuncio alla cittadinanza pomiglianese, è stato fatto dal sindaco Gianluca Del Mastro nel corso di una manifestazione pubblica alla quale hanno preso parte, tra gli altri, i consiglieri regionali Bruna Fiola, Massimiliano Manfredi e Gennaro Saiello, e la vicepresidente del Consiglio regionale, Valeria Ciarambino.
“Oggi è un grande giorno per Pomigliano d’Arco – ha sottolineato il sindaco Del Mastro – perché abbiamo annunciato alla cittadinanza l’imminente realizzazione sul nostro territorio di un ospedale di comunità, di una casa di comunità e di una centrale operativa. Avremo tutte e tre le strutture che sorgeranno nell’area di via Nazionale delle Puglia. La delibera della Giunta regionale, spinta dalla mozione presentata da alcuni consiglieri regionali, incluso quelli presenti oggi a Pomigliano, e la delibera dell’Asl Napoli 3 Sud, hanno certificato quello che era un grande sogno di tutta la città, una grande prospettiva di sviluppo del nostro territorio”. Nel corso dell’incontro si è concordato di convocare al più presto una ulteriore iniziativa pubblica per fornire tutti i dettagli del progetto ai cittadini di Pomigliano d’Arco. “Un risultato importantissimo per Pomigliano – ha commentato, invece, la vicepresidente Ciarambino – un Comune che vive gravi carenze sotto il profilo sanitario e dove è presente da sempre un importante insediamento industriale, che registra forti criticità di carattere ambientale e che è inserito nel territorio dell’Asl Na 3, in cui il rapporto tra numero di abitanti e posti letto è nettamente inferiore a quello che la legge prevederebbe. Anche per questo risultato abbiamo lavorato in stretta sinergia con l’amministrazione comunale. L’auspicio – ha proseguito – è che adesso a questo piano sia data attuazione nei tempi indicati e che le nascenti strutture siano dotate di personale adeguato, perché possano essere pienamente funzionali e garantire l’assistenza che i cittadini si aspettano. Con il potenziamento della medicina territoriale possiamo dare finalmente una risposta al sovraffollamento di Pronto soccorso e reparti emergenziali, a partire dall’ospedale Cardarelli.
Continuerò a seguire in prima persona l’iter attuativo, affinché possiamo finalmente dotare la nostra regione di presidi intermedi fondamentali per la garanzia del diritto alla salute, prossimi ai cittadini e facilmente accessibili”.