Pontecagnano, cucù cucù l’elicottero del soccorso non c’è più
26 Gennaio 2020Leggenda metropolitana o realtà, tornano a mente le parate fasciste con Mussolini impegnato ad impressionare Hitler mostrando, in luoghi diversi, sempre lo stesso armamentario.
È scomparso dai cieli del Salernitano da giovedì scorso, 23 gennaio, senza lasciare tracce. Un giallo di inizio d’anno come i colori della sua fusoliera, familiare agli abitanti del salernitano affezionati al proprio “angelo custode”. Ci riferiamo all’elicottero del servizio di eliambulanza di stanza all’aeroporto di Pontecagnano, dall’alba al tramonto, pronto per correre in soccorso di malati gravi, in imminente pericolo di vita, da trasportare in tempi record, a seconda delle patologie, negli attrezzatissimi ospedali della Regione Campania.
Prima di scomodare Federica Sciarelli, conduttrice di “Chi l’ha visto” è bastata una ricognizione “aerea” all’ospedale del Mare di Napoli per scoprire che il velivolo di Alidaunia il famoso AW 169, dotato di sensori per la navigazione notturna era stato spostato da Salerno a Napoli in rinforzo di quello operativo h24 nella piazzola dell’ospedale Cardarelli.
Una scelta “scellerata” che priva Salerno, l’Avellinese, le coste del Cilento di un pronto intervento a salvaguardia della vita umana. Considerato che l’intervento dell’elicottero ha valenza quando entro un termine massimo di venti, venticinque minuti riesce a trasportare un infartuato o un malato in imminente pericolo di vita, per un malato grave, di “Vallo della Lucania, servono 40 minuti per raggiungere la località, 5 minuti per l’imbarco del paziente ed altri 40 minuti per raggiungere Napoli.
Un’ora e mezza sperando di non essere costretti ad effettuare rotta via mare, in caso di turbolenza sulla rotta interna (Salerno- Nocera-Pompei-Napoli) e sosta tecnica per carburante. In questo caso, di fatto vengono azzerati i vantaggi dell’eliambulanza in quanto un’ora e mezza ed anche meno è il tempo che un’autoambulanza impiega per il tragitto diretto Vallo della Lucania- Salerno.
Per contro, attualmente, stazionano ben due eliambulanze a Napoli ad esclusivo vantaggio delle popolazioni residente sulle isole ed in particolare a Capri dove comunque vige il divieto Enac di atterraggio notturno per mancanza di idonea illuminazione.
Intanto si apprende che la piazzola dell’ospedale del Mare non è rispondente ai requisiti richiesti dall’Enac per mancanza di supporto tecnico-logistico che rende difficoltosi i controlli e gli eventuali interventi tecnici sull’aeromobile oltre alla mancanza di culla termica. Una manovra avventata da parte del Cot (Centrale operativa) 118 di Napoli (le altre centrali operative non sanno dove stazionano gli elicotteri) o volontà politica per “zittire” le inadempienze sull’isola di Capri?.
Attualmente all’ospedale del Mare gli equipaggi dell’elisoccorso sono costretti in otto in un’unica stanza. La telenovela, con quindici anni di proroga del vecchio bando continua mentre dalla lettura del nuovo bando scopriamo anche che delle elisuperficie autorizzate dall’Enac ai voli diurni e notturni previste nel capitolato d’appalto mancano clamorosamente quelle dell’ospedale del Mare con operatività h24 . Si salvi chi può.