Positano, chiude la 163 amalfitana: cittadini in crisi

Positano, chiude la 163 amalfitana: cittadini in crisi

19 Giugno 2024 Off Di Gaetano Milone

Chiusura 163 amalfitana, situazione drammatica per i pronto soccorso diretti all’ospedale di Sorrento, problemi per gli studenti alle prese con gli esami di maturità negli istituti della penisola sorrentina, turismo in ginocchio. 

Nella mattinata di oggi 19 giugno si decideranno le modalità tecniche di intervento ed i tempi necessari alla messa in sicurezza della montagna per la riapertura della strada a cura dell’Anas e del Genio Civile regionale.

 Intanto pubblichiamo il comunicato ufficiale dei sindaci di Piano di Sorrento e Vico Equense (il distacco di massi si è verificato nel tratto di strada versante Golfo di Salerno al confine tra i due comuni) sul luogo della frana fin dal momento dell’evento disastroso con propri tecnici ed uomini della protezione civile comunale. 

“In merito alla chiusura al traffico SS 163 “Amalfitana” dal km 7+100 al km 7+240 disposta da Anas a seguito di distacco di materiale lapideo, il Sindaco di Piano di Sorrento Salvatore Cappiello e il Sindaco di Positano Giuseppe Guida hanno rilasciato la seguente dichiarazione:

” Da ieri, martedì 18 sono in corso i rilievi tecnici sul posto per la definizione dei necessari interventi di messa in sicurezza dell’area dove c’è stato il distacco del blocco lapideo che ha indotto Anas a chiudere al traffico la Statale 163.

 Si tratta di una fase in cui ci saranno chiarite le modalità tecniche di intervento e, in collaborazione con il Genio civile regionale, ci potranno essere fornite stime sulle tempistiche.

I lavori saranno attuati con procedure di somma urgenza. È un intervento che, a dispetto delle prime impressioni, rischia di presentarsi consistente e ciò, se confermato dai rilievi, influirà inevitabilmente sui tempi di riapertura della strada.

Siamo impegnati, ognuno per i propri ruoli e competenze, per mettere in sicurezza la zona e riaprire al traffico la strada al più presto”. Intanto si registrano “passaggi” pedonali, per l’altro vietati dall’ordinanza, di lavoratori regionali e cittadini residenti, con trasbordo di motorini parcheggiati al di là e al di qua della barriera stradale, a ridosso della montagna pericolante.