Prelievo di organi all’ospedale di Sorrento

Prelievo di organi all’ospedale di Sorrento

4 Marzo 2020 0 Di Gaetano Milone

Le operazioni sono state coordinate dal Centro Regionale Trapianti ed eseguite dalle equipe del Cardarelli, II Policlinico e del Vecchio Pellegrini.

 

Cornee, fegato e reni prelevati ad un ricoverato sessantottenne, deceduto nell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Sorrento, daranno possibilità di sopravvivenza e miglioramento delle condizioni di vita ad altrettanti pazienti in attesa di nuovi organi.

E’ la prima volta che accade in Penisola sorrentina. Il donatore, residente a Piano di Sorrento ma di origini napoletane, è deceduto lo scorso lunedì 2 marzo 2020 per emorragia cerebrale, ed i familiari hanno voluto nel momento del dolore compiere un gesto di altruismo, di amore verso il prossimo. La complessa procedura precedente il prelievo, è stata gestita dalla direzione aziendale Asl Napoli 3 Sud e dal direttore del presidio di Sorrento Giuseppe Lombardi.

Le operazioni di prelievo sono state coordinate dal Centro Regionale Trapianti ed eseguite dalle equipe del Cardarelli (fegato), II Policlinico (reni) e del Vecchio Pellegrini (cornee), con il supporto della squadra di anestesisti dell’ospedale di Sorrento diretta dalla dottoressa Tilde De Falco e composta dal dottor Stefano Limpido e dal coordinatore locale trapianti dottor Antonio Somma.

“Siamo di fronte ad un risultato davvero straordinario – spiega il direttore sanitario Asl Napoli 3 Sud Gaetano D’Onofrio – considerando anche i conti da fare con il coronavirus. La nostra è la prima azienda in Campania che è riuscita a formare tutti gli operatori degli uffici anagrafe dei 57 comuni afferenti per la raccolta delle espressioni di volontà verso la donazione di organi e tessuti. Grazie a questo lavoro portato avanti con il contributo decisivo del servizio relazioni con il pubblico, sul territorio Asl, oltre il 57 per cento dei circa 99mila cittadini che hanno rinnovato la carta d’identità, hanno espresso la volontà di donare organi e tessuti. Un impegno che deve continuare”. Una complessa “operazione”, quindi, compiuta nell’ospedale sorrentino troppo spesso alla ribalta per negatività nella conduzione sanitaria per mancanza di personale, di “attenzioni” e, soprattutto con un’immagine esterna di fatiscenza dovuta a lavori mai fatti forse in attesa del nuovo “Ospedale Unico” della penisola sorrentina, ancora in fase di progettazione.