Prescrizioni farmaceutiche e accuse, interviene lo Smi
10 Dicembre 2021Il Sindacato medici italiani: “La Regione Campania ritiri le contestazioni ai medici di medicina generale”.
“A molti medici di medicina generale in servizio nei territori dell’Asl Napoli 2 e dell’Asl di Caserta sono giunte, su segnalazioni della Direzione Salute della Regione, alcune contestazioni rispetto a presunte violazioni tra gennaio a giugno scorsi, nelle prescrizioni di medicinali quali: ossigeno terapeutico, eparine a basso peso molecolare, inibitori di pompa protonica, antibiotici, vitamina D ed analoghi. Siamo al paradosso! Questi medicinali sono menzionati dal protocollo terapeutico anti Covid e sono stati usati e prescritti nella prima parte di quest’anno quando la pandemia procurava più morti” dichiara Luigi De Lucia, Segretario Regionale del Sindacato Medici Italiani (SMI) della Campania.
“I medici campani di medicina generale con le prescrizioni dei farmaci, sotto accusa da parte della Direzione Salute della Regione, hanno inteso solo combattere la pandemia da Covid nella nostra regione e, nello stesso tempo, curare gli ammalati nelle loro abitazioni. In questo modo si è potuto alleggerire la pressione sugli ospedali messi sotto stress dalle tantissime richieste di soccorso e di assistenza”.
“Allo sforzo generoso dei medici, insieme al rischio personale altissimo in cui incorrono tutti i giorni per contrastare la pandemia, si risponde con contestazioni e con un atteggiamento ottusamente burocratico. Si ritirino le contestazioni ai medici e si cambi direzione nelle politiche sanitarie della Regione Campania” – conclude de Lucia.