Prevenzione geriatrica
7 Giugno 2019A Cellole, in provincia di Caserta, il mese di giugno sarà dedicato alle patologie tipiche della terza età. L’iniziativa del Centro Polimedal contempla anche visite gratuite.
Diffondere la cultura della prevenzione sul territorio. In quest’ottica, la struttura cellolese, diretta da Adriano Azzuè, promuove per il mese di giugno una campagna di informazione e sensibilizzazione sulle patologie cronico-degenerative, tra cui demenza senile ed Alzheimer. Per tutti coloro che ne faranno richiesta, sarà possibile effettuare un consulto di prevenzione gratuito con la dottoressa Margherita Majello, specializzata nella diagnosi e cura delle patologie geriatriche.
“L’Italia è il Paese più longevo d’Europa – analizza la dottoressa Majello – ed il progressivo invecchiamento della popolazione ha portato con sé una serie di problematiche mai affrontate prima. Oggi, secondo i dati del CENSIS, sono circa 600mila i malati di Alzheimer, ma è un dato che sottostima il fenomeno, dal momento che non esiste un registro nazionale. Se allarghiamo il campo anche alle fasi iniziali di ogni forma di demenza, appare evidente che tali numeri rappresentano un’emergenza dal punto di vista sociale e sanitario.
Pertanto – prosegue la dottoressa Majello – risulta fondamentale l’attività di prevenzione, che attraverso una diagnosi precoce riesce ad individuare il declino cognitivo e le cosiddette cause di demenza secondaria che, se curate, risolvono il problema. La figura del geriatra è cruciale, perché predilige un approccio olistico, basato sulla valutazione multidimensionale del paziente anziano, il quale presenta una complessità sia clinica, sia terapeutica, che necessita di una visione d’insieme”.
“Abbiamo individuato questa iniziativa di prevenzione – commenta il direttore di Polimedalab, Adriano Azzuè – riscontrando una reale esigenza del nostro territorio, che fa registrare un costante aumento della popolazione anziana. Il geriatra è la figura di riferimento per tutte le patologie che possono intervenire dopo i 60 anni e, grazie ad un approccio integrato con gli altri specialisti, può garantire al paziente un percorso diagnostico e clinico in grado, in molti casi, di anticipare o rallentare il decorso delle patologie”.