Prove di mobilità, male la prima…
4 Maggio 2020In attesa dell’onda d’urto che potrà venire dai treni provenienti dal Nord, attesa a momenti, sono i convogli su ferro della regione che destano preoccupazione.
C’era da immaginarselo che in una regione come la Campania, ad alta densità abitativa, la ripresa si sarebbe tradotta in un aumento dei rischi di contagio. Le tante Cassandre che preannunciavano il problema hanno avuto buon gioco, come denuncia, in un comunicato stampa, Adolfo Vallini dell’Esecutivo provinciale di Napoli USB che a supporto della denuncia aggiunge anche materiale fotografico e video del convoglio Eav dove si vedono centinaia di passeggeri costretti a viaggiare ammassati a bordo del treno della ferrovia Cumana che collega l’hinterland di Napoli con il capoluogo, con buona pace di regole, controlli e distanziamento sociale.
Il treno è “partito da Licola verso le 7 e giunto nella stazione di Montesanto alle 7.50”. “Una situazione drammatica che mai ci saremmo aspettati di vedere, in barba alle linee guida emanate del Ministero dei Trasporti e Infrastrutture”, aggiunge Vallini che invita l’Eav ad adottare un piano per fronteggiare in modo concreto la fase 2. Per l’Usb per affrontare il problema occorre “ripristinare l’intero servizio, oggi al 60%, per ridurre gli assembramenti” e “richiamare in servizio i lavoratori in cassa integrazione per contingentare gli ingressi nelle stazioni, regolare i flussi”.