Psoriasi: Giornata mondiale della psoriasi: simposio a Caserta
31 Ottobre 2018SOTTO “Le nuove frontiere terapeutiche nelle malattie infiammatorie croniche della cute”, questo il titolo dell’incontro promosso dalla struttura di dermatologia dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano
Psoriasi. La nota affezione dermatologica affligge in Campania oltre 230mila persone. Per fortuna non sempre ma, in diversi casi, l’affezione degenera nelle sue forme più severe. Si riconoscono più forme di psoriasi: la psoriasi pustolosa e forme non pustolose tra cui la psoriasi a placche (circa l’80% delle forme), guttata, inversa ed eritrodermica.
Purtroppo ad incidere negativamente sulle possibilità di maggiore efficacia della cura, la constatazione che tantissime persone inseguono sul web la cura miracolosa (latte di cavallo, alghe rosse, soia etc) il che finisce per ritardare un approccio scientifico e serio alla patologia.
A Caserta, ieri l’altro, per celebrare la giornata mondiale della psoriasi (cade il 29 ottobre) si è discusso della malattia dermatologica nell’Aula magna dell’azienda ospedaliera. Ha aperto i lavori, coordinati dalla giornalista Maria Beatrice Crisci, il direttore generale del nosocomio Mario Ferrante. A seguire la relazione del responsabile della struttura di Dermatologia Luigi Boccia, che ha sottolineato obiettivi e contenuti del simposio. Quindi gli interventi di specialisti universitari e ospedalieri moderati da Mara Maccarone, presidente nazionale dell’Adipso, l’associazione per la difesa degli psoriasici che promuove ogni anno la Giornata mondiale della psoriasi per sensibilizzare il Governo e le Regioni.
Per il responsabile della dermatologia al San Sant’Anna e San Sebastiano, Luigi Boccia: “Questo incontro casertano è nato per mettere a fuoco alcune novità intercorse negli ultimi tempi nel campo della cura della psoriasi e di altre malattie infiammatorie croniche della cute, come la dermatite atopica. L’evento si propone, quindi, come un momento di riflessione e di rilancio sulla figura del dermatologo qui nell’area casertana. La gestione di malattie così ampie e complesse che presentano tante innovazioni dal campo diagnostico a quello terapeutico e anche a quello prognostico, diventa paradigmatica del ruolo del dermatologo nel contesto sanitario e sociale”.