Pubblicazione ambiti carenti? Un pesce d’aprile
1 Aprile 2019Riceviamo e pubblichiamo
Prevista entro oggi, ai sensi del vigente contratto nazionale di categoria, in realtà , secondo quanto denunciato da Caiazza, la Regione Campania non ha ottemperato.
Oggi, 1 aprile 2018, è scaduto il termine per la pubblicazione degli ambiti carenti della Medicina Generale 2019, ai sensi dell’Acn 2018, articoli 5 e 6, ma sul Burc Regione Campania non vi è alcun cenno delle carenze. Per dirla tutta, l’anno scorso non sono state nemmeno pubblicati gli ambiti carenti 2018 nei mesi di aprile ed ottobre, ai sensi del precedente Acn, come è stato fatto, invece, nelle altre regioni. Ah! Per chi non lo sapesse, ancora i medici in Graduatoria Regionale aspettano le assegnazioni delle carenze 2017.
Eppure Enrico Coscioni, consigliere per la Sanità del Presidente Vincenzo De Luca, aveva assicurato che la Direzione generale tutela della Salute della Regione non risente di alcuna carenza di personale e che, pertanto, avrebbe ottemperato a tutte le procedure previste dalla legge e che la pubblicazione degli ambiti carenti della medicina generale non avrebbe subito alcun ritardo.
Lo scorso 16 marzo, inoltre, il segretario regionale Fimmg Campania, Dottor Federico Iannicelli, affermava, attraverso un altro articolo, che gli uffici che si occupano della pubblicazione ambiti carenti della Medicina Generale possono contare solamente su due funzionari, perché tutti gli altri sono in stato di quiescenza, e che, quindi, sicuramente vi sarebbe stato un ritardo, ma senza quantificare. Ci si può rendere conto che qualcosa non quadra. Per non dire, che non quadra nulla! Una cosa è certa, l’Accordo collettivo nazionale (Acn), siglato lo scorso anno da tutte le sigle sindacali, è stato violato da Regione Campania, così come veniva violato quello precedente… Perché? Perché questa perseverante inefficienza? È solo superficialità, o c’è dell’altro? Non si può mica pensare che qualcuno abbia interesse a pilotare la pubblicazione degli ambiti carenti della Medicina Generale? E, soprattutto, se così fosse, perché? A chi gioverebbe bloccare migliaia di medici nel limbo del precariato? A chi gioverebbe non assicurare la dovuta e sacrosanta e, efficiente, assistenza territoriale ai Cittadini? Si potrebbe pensare ad uno squallido e becero clientelismo! Per quale motivo? Voto di scambio? Compravendita? O quale altro reato, ancora? Perché, per chi non lo avesse capito, perseverare nell’omissione della pubblicazione degli ambiti carenti, è reato! Non rispettare un contratto, è reato! Nessuno può avvalersi del diritto di gestire convenzioni con il Sistema Sanitario Nazionale, come se fossero posti di lavoro di un’azienda privata. Che sia chiaro! Ovviamente le mie sono mere supposizioni, anche perché, se malauguratamente, dovessero in qualche modo sfiorare la realtà, ci costringerebbero non più ad appellarci al Presidente De Luca, al consigliere Valeria Ciarambino, al ministro della Salute, Giulia Grillo, al Sindaco Luigi De Magistris, ma dovremmo denunciare tutto alla Procura della Repubblica e far riferimento ad una figura autorevole, come il Giudice Cantone.
Concludendo, quale sia la vera regione, per il momento non si sa. Sappiamo solamente che oggi, 1 aprile 2019, le carenze non sono state pubblicate, né dell’anno 2018, né dell’anno 2019.
Per tale regione, noi Medici di Medicina Generale, in attesa di convenzione in Regione Campania, ci costituiamo Movimento “Medici senza Carriere” e il prossimo 10 maggio, ore 9,00, manifesteremo a Napoli, al Centro Direzione, Isola C3, sede dell’Assessorato alla Sanità di Regione Campania e sede della Direzione generale Tutela della Salute.
Sono invitati alla manifestazione il Presidente della Fnomceo, i Presidenti e Consiglieri degli Ordini Provinciali dei Medici Campani, i dirigenti nazionali e locali, generali e di settore, di tutte le Organizzazioni Sindacali di Categoria, le Associazioni di specializzandi in Medicina Generale e in branche universitarie, le Associazioni dei Cittadini.
Siamo certi che saremo sostenuti e avremo la partecipazione di tutti, poiché tale criticità non è solamente una questione occupazionale, ma è un problema sociale, in quanto comporta, come conseguenza, la mediocre Assistenza Medica Territoriale a tutti i Cittadini Campani.
*Medico di Medicina Generale