Punta Campanella, ripulito il fiordo di Crapolla
18 Luglio 2021Rimossi alcuni quintali di plastica e altri rifiuti dalla piccola spiaggia. In campo l’Area Marina Protetta, il comune di Massa Lubrense, l’associazione “Torca Crapolla” e Terra delle Sirene.
Quindici sacchi grandi di rifiuti sono stati recuperati e smaltiti dalla splendida spiaggetta del fiordo di Crapolla. L’operazione di pulizia è stata condotta nei giorni scorsi dall’Area Marina Protetta di Punta Campanella, dal Comune di Massa Lubrense, dall’Associazione “Torca Crapolla” e da Terra delle Sirene. Il mare, ma anche l’inciviltà di alcuni, avevano lasciato molti rifiuti nel caratteristico fiordo, una piccola e splendida insenatura, zona B dell’Area Marina Protetta, raggiungibile soltanto via mare o attraverso un sentiero che parte da Torca, frazione di Massa Lubrense. Una delle calette più belle e caratteristiche della costiera. Tanta plastica ma non solo. Portata dal mare ma anche dall’incuria di alcuni bagnanti. Più segnalazioni sono giunte agli uffici del Parco, grazie anche all’associazione “Torca Crapolla”. L’ Amp si è subito attivata, insieme all’assessore all’Ambiente del Comune di Massa Lubrense, Sonia Bernardo, organizzando un’operazione che ha coinvolto anche Terra delle Sirene, coordinata da Antonino Di Palma. Il materiale è stato raccolto in quindici sacchi neri che poi sono stati trasportati via mare a bordo dei mezzi nautici del Parco e consegnati a Terra delle Sirene per lo smaltimento.
” Ringraziamo l’associazione “Torca Crapolla” che ha prontamente segnalato il problema, l’assessore all’ambiente Sonia Bernardo e Antonino Di Palma di Terra delle Sirene che ci hanno supportato nelle operazioni di pulizia- sottolinea Lucio Cacace, Presidente Amp Punta Campanella- Ricordiamo che a Crapolla, come in altre baie raggiungibili soltanto a piedi, non esistono punti di raccolta e che i rifiuti che si producono vanno riportati indietro. Tutti devono sentirsi responsabili e guardiani dei luoghi che frequentano. A breve saranno anche installate alcune boe dinanzi allo specchio acqueo di Crapolla, per evitare l’ingresso di imbarcazioni in un sito che, ricordiamo, è zona B dell’Area Marina Protetta e quindi interdetto alla navigazione a motore e all’ancoraggio”.