Punta Campanella, tre tartarughe tornano in mare
10 Agosto 2021Liberate oggi al largo dopo le cure al Turtle Point di Portici della Stazione Zoologica A.Dohrn. Proprio ieri un’altra Caretta caretta con ferite sul carapace è stata recuperata dallo staff dell’Area Marina Protetta. Intanto, si monitorano i nidi campani in attesa delle nascite, ieri prima schiusa a Castelvolturno.
Sono state rilasciate oggi al largo di Punta Campanella, a circa 10 miglia dalla costa. Tre tartarughe marine hanno riconquistato la libertà dopo mesi di cure presso il Turtle Point della Stazione Zoologica A.Dohrn. I tre esemplari sono stati rimessi in mare dallo staff dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella, grazie alle imbarcazione dell’Hotel San Pietro di Positano e del charter Bluevision che hanno voluto mettere a disposizione i loro mezzi nautici. Presente anche la Guardia di Finanza di Salerno.
I tre esemplari di Caretta caretta-ribatezzatti Teddy, Conrad e Lockdown- 2 subadulti e un adulto, sono stati recuperati nei mesi scorsi nel mare delle isole Eolie, in Sicilia, dall’associazione Filicudi Wildlife Conservation. Tutte e 3 avevano problemi per la presenza di ami nel corpo. Operate dal Centro Ricerche tartarughe marine di Portici, dopo alcuni mesi di riabilitazione ora sono in piena forma e hanno ripreso il loro viaggio in mare. Sono state rilasciate al largo per evitare il grande traffico di natanti di questo periodo e per ridurre i rischi di impatti con imbarcazioni.
Intanto, ieri, una Caretta caretta ferita è stata recuperata proprio dal Parco Marino. Nuotava con difficoltà tra gli isolotti di Isca e Vetara, tra le zone A e B dell’area protetta.
È stata la Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia, con il Maresciallo Romano, ad allertare il Parco Marino che è prontamente intervenuto.
La sfortunata Caretta caretta aveva difficoltà ad immergersi e presentava diverse lesioni al carapace, soprattutto nella parte posteriore. Ha problemi anche ad una pinna anteriore. Nel momento del recupero, ha mostrato comunque segni di vitalità, immergendosi e risalendo soltanto dopo molti minuti Appare però in condizioni davvero disperate, con brutte ferite, alcune più vecchie, altre più recenti, molto probabilmente dovute a un impatto con un’imbarcazione. È una femmina ed è stata chiamata Miracolo. Ora è al Turtle Point di Portici per un disperato tentativo di salvataggio.
“Le ferite, probabilmente dovute ad impatti con imbarcazioni, ci spingono, ancora una volta, a fare un invito a tutti i diportisti: rispettare il mare, le sue creature e la velocità consentita. Prestare, soprattutto in questo periodo, la massima attenzione a tartarughe che nuotano in superficie.” l’appello del Presidente dell’Area Marina Protetta Punta Campanella, Lucio Cacace, impegnato proprio oggi, insieme allo staff del Parco, in una giornata di informazione e sensibilizzazione sul tema tartarughe a Marina del Cantone. “Fortuna che ci sono anche belle notizie, come la liberazione odierna di 3 tartarughe salvate. Ringraziamo il prestigioso Hotel San Pietro di Positano e Bluevision per la preziosa collaborazione” conclude Cacace.
Il Parco, grazie ad un finanziamento della regione Campania, a breve aprirà un centro di primo soccorso a Massa Lubrense. Sono già 7 le Caretta caretta recuperate quest’anno dall”Area Marina Protetta della costiera sorrentino amalfitana che, inoltre, in questo periodo è attiva nel Cilento per monitorare i nidi di Caretta caretta. Dopo aver individuato diverse tracce e uova, ora si attendono le schiuse. L’Amp cerca volontari per controllare i siti di nidificazione e facilitare l’arrivo delle neonate tartarughine in mare. Sono ben 48 i nidi individuati quest’anno in Campania dal coordinamento regionale gestito dalla Stazione Zoologica A.Dohrn e che vede la presenza dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella che coordina i volontari del Project Mare e del Mare for Sea dell’Amp Regno di Nettuno. Ieri e oggi le prime schiuse a Castelvolturno e Ascea: le prime tartarughine della stagione hanno raggiunto il mare.