Quando a rimetterci sono i più fragili
5 Maggio 2019Le dimissioni di un medico possono comportare la chiusura di un Servizio? Lorenzo Medici segretario regionale Cisl-Fp: “Si tratta di un atto criminale”.
Se ci fosse lo zampino di qualcuno si potrebbe parlare di un unico “disegno criminoso” sulla pelle dei bambini, per di più diversamente abili, e quindi bisognevoli di particolari cure ed assistenza sanitaria. Da oltre un mese il Distretto Sanitario 59 della Penisola sorrentina, che abbraccia un’utenza di oltre ottantamila anime ricadenti nei comuni di Vico Equense, Meta, Piano di Sorrento, Sant’Agnello, Sorrento e Massa Lubrense, ha l’Ambulatorio di Neuropsichiatria Infantile chiuso per dimissioni del medico specialista, trasferitosi in un’altra struttura vicina al paese d’origine.
Un forzato, clamoroso e vergognoso stop alle visite specialistiche per i bambini diversamente abili che significa tra l’altro, blocco di verifica delle terapie presso i Centri di riabilitazione entro i termini di scadenza dei contratti, stop alla documentazione necessaria per la richiesta del sostegno scolastico, stop alle indennità di frequenza, stop alla 104. Ed ancora blocco del Glho (gruppo di lavoro per l’handicap operativo) nelle scuole e mancate visite individuali per gli alunni. Il tutto fa seguito all’allarme lanciato dal nostro giornale, poco tempo fa, sulla situazione di emergenza nell’Ambulatorio di Neuropschiatria infantile del Distretto 53 dell’AslSL Na 3 Sud di Castellammare di Stabia dove la struttura, da ben tre medici specialisti, è passata ad un’unica dottoressa non in grado di smaltire nemmeno il 50% delle visite prenotate in tempi ragionevoli.
Sembra quasi che un impercettibile muro di gomma recepisca le grida d’allarme sanitario ed in questo caso anche sociale, fagocitando il tutto in un assurdo ed irresponsabile silenzio. Sull’argomento è intervenuto con la franchezza e determinazione di sempre, Lorenzo Medici, segretario generale della Cisl Funzione Pubblica Campania. “Interrompere un servizio come la psichiatria infantile – ha ammonito il segretario Cisl – è socialmente un atto criminale. Non vi sono ragioni al mondo per interrompere l’assistenza a pazienti così fragili e nessuna giustificazione o indulgenza per chi è preposto istituzionalmente a garantire la continuità assistenziale.
La verità – ha aggiunto Lorenzo Medici – è che lo stesso commissario De Luca deve uscire dalla visione ragionieristica della sanità, alzando lo sguardo oltre i pareggi di bilancio riprogrammando la medicina territoriale, nella direzione di garantire risposte serie agli utenti ed ai pazienti troppo spesso abbandonati a se stessi. Basta annunci – ha ammonito Medici – si attivino subito i concorsi per reclutare i medici e professionisti che servono per assicurare una vera risposta ai bisogni assistenziali dei cittadini.
È paradossale che proprio per la psichiatria infantile – ha concluso il Segretario Cisl – dove si registrano aumenti significativi di queste patologie, non si assicurino le cure. Così come De Luca ha il dovere di intervenire laddove vi siano responsabilità dei manager troppo impegnati sui budget e poco sulla programmazione. A casa chi non fa il suo dovere!”. Una dura presa di posizione questa del segretario regionale della Cisl che si speri riesca a smuovere quelle “montagne” che soprattutto negli ultimi tempi sembrano poco attente alle esigenze dell’utenza peninsulare.